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Bosch investe per il progresso di tutti i tipi di powertrain

Ricerca nella Ue conferma l'importanza 'neutralità tecnologica'

Redazione ANSA ROMA

Gli automobilisti europei, nonostante l'incremento delle vendite delle vetture 100% elettriche e in contrapposizione alle politiche dei Governi e delle amministrazioni locali, sono ancora fortemente radicati ai motori tradizionali. Il 50% di loro per il momento acquisterebbe ancora un modello benzina o diesel per l'auto principale della famiglia e il 33% farebbe una scelta tradizionale anche per la seconda auto. Lo afferma un sondaggio rappresentativo condotto per conto di Bosch dall'istituto di ricerche di mercato Innofact, da cui deriva che nessun tipo di powertrain - secondo 2.500 intervistati in Germania, Italia, Francia e Regno Unito - ha perso la sua rilevanza, che si tratti di batterie o fuel cell, benzina o diesel.

Ma alla domanda su quale sarà il tipo di trazione più utilizzata nel 2030, circa il 68% degli intervistati in Europa vede l'elettrico in pole position, davanti ai motori ibridi e a quelli termici. I partecipanti al sondaggio hanno riconosciuto il potenziale delle auto con alimentazione fuel cell e circa uno su tre pensa che questo sistema di propulsione rappresenti il futuro della mobilità.

''La mobilità elettrica è in arrivo e questa è una buona notizia - ha dichiarato Stefan Hartung, membro del board di Bosch e presidente del settore di business Mobility Solutions - Solo quest'anno Bosch investirà 500 milioni di euro nel settore.

Allo stesso tempo, stiamo perfezionando continuamente il motore a combustione interna, poiché è ancora necessario''. Le risposte ad un'ulteriore domanda rivelano l'apertura mentale degli intervistati verso tutti i tipi di powertrain.

Alla domanda se preferiscono incentivi per i veicoli dotati esclusivamente di motori a combustione, oltre ai numerosi incentivi governativi per le auto elettriche e ibride plug-in, il 70% degli europei intervistati ha risposto affermativamente.

Il numero di intervistati a favore degli incentivi statali per l'acquisto di nuove auto con powertrain convenzionale è il più alto in Italia con l'83%, mentre nel Regno Unito è il più basso con il 60%. In Francia, il 77% è a favore; in Germania, il 62%.

''Incentivare i moderni motori a combustione può accelerare il rinnovamento delle flotte - ha affermato Hartung - cosa che aiuterebbe anche l'ambiente e il clima''. Poco meno di un terzo degli europei vorrebbe che questo incentivo arrivasse ad almeno 9.000 euro (valore massimo della riduzione attualmente offerta dal Governo tedesco per l'acquisto di un'auto elettrica). Due risultati sono degni di nota: il 72% di chi abita in città, nei quattro Paesi europei intervistati, ritiene che il motore a combustione meriti un incentivo; la maggioranza (80%) dei giovani, dai 18 ai 29 anni, si dichiara favorevole agli incentivi per le auto con motore a combustione. Bosch sottolinea come anche le auto con motori convenzionali possano essere neutri dal punto di vista climatico. La chiave risiede nei carburanti sintetici rinnovabili (RSF). Circa il 57% dei partecipanti al sondaggio Bosch ritiene che questi nuovi carburanti dovrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali. ''Non c'è altra via senza i carburanti sintetici rinnovabili se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici - ha sottolineato Hartung. - Solo gli RSF, con oltre un miliardo di veicoli già in circolazione nel mondo, possono aiutare a contenere il riscaldamento globale''.

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