Stm continuerà a "sviluppare la
propria strategia" nel corso dell'anno con "una grande
attenzione sul settore dell'auto e su quello industriale come
fornitore di ampia gamma". Lo ha detto agli analisti finanziari
il presidente e amministratore delegato Jean-Marc Chery
presentando i conti del 2022.
Il gruppo manterrà un "approccio selettivo" sull'elettronica
personale, i componenti per le comunicazioni e le periferiche
per i computer. "Abbiamo iniziato l'anno con un portafoglio
ordini arretrato (backlog) superiore a quello dell'inizio del
2022". Chery prevede per il 2023 ricavi "compresi tra 16,8
miliardi di dollari e 17,8 miliardi di dollari" (tra 15,39 e
16,3 miliardi di euro). Lo afferma sottolineando la previsione è
basata "sulla forte domanda da parte dei nostri clienti e
sull'accresciuta capacità manifatturiera".
"Abbiamo in programma - aggiunge - di investire circa 4
miliardi di dollari (3,66 miliardi euro) prevalentemente per
espandere i nostri stabilimenti di fette di silicio da 300
millimetri e la nostra capacità manifatturiera nel carburo di
silicio, compresa la nostra iniziativa nei substrati". Il
carburo di silicio è diventato negli ultimi anni una componente
essenziale per l'auto elettrica. Cherye ha sottolineato che nel
quarto trimestre del 2022 i ricavi e il margine lordo "sono
stati superiori al punto intermedio della guidance", mentre
quelli dell'intero esercizio sono stati "trainati da una forte
domanda nei settori automotive e industriale e dai programmi in
corso con i nostri clienti". Nel corso dell'anno il colosso
italo-francese dei semiconduttori ha investito "3,52 miliardi di
dollari in spese in conto capitale" (3,22 mld euro) con un "free
cash flow di 1,59 miliardi di dollari" (1,46 mld euro).
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