"Le politiche sanitarie, se gestite solo con una visione settoriale, possono non aver l'attenzione che meritano e, a un certo momento, prendersi la rivincita di questa disattenzione, come abbiamo visto con la pandemia di Covid". Per questo, "l'integrazione tra politiche della salute e politiche economico finanziarie è fondamentale". Lo ha detto Mario Monti, presidente Pan-European Commission on Health and Sustainable Development e presidente dell'Università Bocconi, intervenendo alla tavola rotonda 'Scienza, salute, innovazione: una prospettiva di sostenibilità oltre la crisi', organizzata ieri sera dall'Ambasciata svizzera in Italia in collaborazione con altre 8 ambasciate.
Dal punto di vista delle politiche per la salute, c'è bisogno, secondo Monti, di diversi livelli di integrazione. "Abbiamo bisogno innanzitutto di un approccio olistico di One Health" o integrazione della salute dell'uomo con quella animale e dell'ambiente e, in questo senso, "di un maggior coordinamento stretto tra le diverse entità che si occupano di salute, come la Fao, l'UN Environment Programme e l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma in futuro potremmo pensare addirittura alla creazione di un'unica World One Health Organization, che raggruppi queste agenzie". Un altro necessario livello di integrazione in questo campo, ha proseguito, è "quello del posizionamento delle politiche della salute nel sistema delle politiche governative, a livello nazionale e internazionale", perché, ha concluso l'ex presidente del Consiglio, "nella salute, così come nei cambiamenti climatici, abbiamo visto quali sono le conseguenze della mancata attenzione".
In collaborazione con:
Novartis