Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mangiare meno fa invecchiare meglio

Uno studio cinese analizza gli effetti sulle cellule

Redazione ANSA ROMA

Mangiare meno può far per ridurre i livelli di infiammazione su tutto il corpo, può far ritardare l'insorgenza di malattie legate all'età e fa vivere più a lungo.
    A dirlo è uno nuovo studio che è stato svolto sulle cavie da alcuni centri di ricerca cinesi e che è stato pubblicato su Cell. Un regime alimentare meno calorico può, secondo i ricercatori, proteggere dall'invecchiamento delle vie cellulari.

    L'invecchiamento è il più alto fattore di rischio per molte malattie, tra cui il cancro, la demenza, il diabete e la sindrome metabolica. La restrizione calorica ha dimostrato, in questo lavoro, di essere uno degli interventi più efficaci contro queste malattie legate all'età. Con la crescita dei topi molte modifiche che si verificano proprio con l'invecchiamento, infatti, non sono state notate in quelle cavie che seguivano un regime alimentare con una riduzione dell'apporto calorico del 30%.

In vecchiaia molti dei tessuti e delle cellule degli animali che seguivano la dieta assomigliavano a quelli dei giovani ratti. Complessivamente, il 57% dei cambiamenti della composizione cellulare legati all'età non erano presenti nei topi che seguivano una dieta ipocalorica. 
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA