Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Esperto, in svezzamento meglio acque poco mineralizzate

Esperto, in svezzamento meglio acque poco mineralizzate

Zanasi, 'occorre leggere bene l'etichetta'

MILANO, 25 gennaio 2022, 12:56

Redazione ANSA

ANSACheck

E' importante far bere acqua ai bambini nella fase dello svezzamento, ma è importante soprattutto fare attenzione all'acqua che si sceglie dato che in questo periodo vengono introdotti per la prima volta alimenti diversi dal latte materno, fra i quali l'acqua appunto, che assume un valore ancora più cruciale durante questa fase di crescita e sviluppo.
    "Nel neonato - spiega Alessandro Zanasi, esperto dell'Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation -, la percentuale di acqua si aggira intorno al 75-85% della massa corporea, per raggiungere il 65% circa nell'adulto. Proprio in conseguenza della maggior percentuale di acqua che caratterizza la struttura molecolare del bambino, è importante che l'apporto idrominerale sia adeguato sia in termini di quantità ma anche di qualità, per poter fornire tutte le componenti nutrizionali necessarie per favorire una crescita corretta".
    Più precisamente, "finché il bambino viene allattato al seno, non ha bisogno di ulteriori integrazioni di liquidi, mentre a partire dallo svezzamento è consigliato selezionare acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L) con contenuto di nitrati ≤ 10 mg/L. Occorre quindi leggere bene l'etichetta per verificare la composizione, poiché acque troppo ricche di sali minerali e fluoro potrebbero sovraccaricare il lavoro dei reni, ancora non perfettamente sviluppati in questa fascia d'età".
    Durante questa delicata fase occorre, inoltre, tenere monitorati alcuni segnali indicatori di un'inadeguata idratazione quali mucose secche, sonnolenza e pannolini frequentemente asciutti.
    La quantità e il tipo di acqua dipendono anche dallo state di salute del bambino e dal clima, quando fa caldo, o d'inverno è acceso il riscaldamento "l'acqua va proposta al bambino in maniera più frequente" così come se suda o fa attività fisica.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza