Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcio:Tasciotti;stop colpo testa tra giovani pure in Italia

'Avviare un Tavolo nazionale per riflettere su rischi'

Redazione ANSA FIUMICINO

(ANSA) - FIUMICINO, 14 FEB - Adottare anche in Italia il "modello" della Federcalcio scozzese in merito all'abolizione dei colpi di testa in età giovanile, almeno fino ai 12 anni, ed "avviare un Tavolo nazionale di riflessione sulla questione". E' la proposta lanciata dal Direttore scientifico della scuola regionale dello sport del Coni e Garante per l'Infanzia e l'adolescenza nel comune di Fiumicino, Roberto Tasciotti, che sul tema ha scritto una lettera al Presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola, invitandolo a porre una riflessione presso le autorità sportive competenti, ed al sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.
    "Ho letto con apprensione la decisione presa dalla Federcalcio scozzese - spiega Tasciotti, docente di psicologia all'Università di Tor Vergata - a seguito di uno studio scientifico che dimostra una probabilità maggiore di demenza proprio a causa della somma dei colpi di testa. L'Università di Glasgow ha certificato i rischi di demenza in età adulta derivanti dai traumi per i colpi di testa. La Scozia è, per il momento, il primo Paese in Europa ad attuare questa misura, dopo l'adozione della stessa degli Usa nel 2015, a seguito di casi di ex sportivi professionisti colpiti dalla demenza, in particolare nel football americano".
    "L'impatto dei ripetuti colpi alla testa effettuati nel corso di tutta la carriera sportiva -ha concluso- sarebbe quindi determinante, compresi quelli che non danno sintomi evidenti. A seguito di questi studi, credo che sia importante fare chiarezza, ed intervenire presso le autorità sportive competenti". (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA