(ANSA) - ROMA, 18 NOV - E' con un progetto dedicato alla
telemedicina che durante la pandemia di Covid-19 si aiutano i
pazienti di malattie complesse, come quelle dei bambini che
soffrono di patologie neuromuscolari. L'iniziativa rientra
nell'ambito di "Contactless, nessun luogo è lontano", che ha
avviato la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli
di Roma.
È questo quanto emerge dal secondo appuntamento ANSA INCONTRA
sul tema delle donne e delle patologie neuromuscolari, diffuso
su ANSA.IT. L'iniziativa rientra nel progetto Donnenmd, un
percorso di formazione e informazione promosso dal Centro
clinico Nemo di Roma in collaborazione con la Fondazione
policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs.
"Le famiglie che hanno in casa pazienti con malattie
neuromuscolari hanno molta più paura del Covid perché le
problematiche respiratorie sono molto importanti - spiega Marika
Pane, direttore clinico dell'area pediatrica del Centro Nemo -
Ciò che consigliamo loro è di seguire bene le norme di
prevenzione del contagio". "Nella fase emergenziale abbiamo
cercato di mantenere le terapie salvavita, quelle sperimentali e
quelle necessarie - aggiunge - Ma per i pazienti cronici che non
avevano urgenza di venire in ospedale, abbiamo avviato il
progetto 'Contactless, nessun luogo è lontano', con il quale
creiamo un servizio di telemedicina a diversi step".
"Contattiamo la famiglia tramite un'app messa a punto dalla
Fondazione Gemelli, garantendo la nostra presenza a distanza, a
seconda della necessità e delle esigenze dei pazienti. Inoltre,
abbiamo creato più di 80 video divulgativi per le famiglie per
insegnare loro anche come fare la fisioterapia - prosegue Pane -
Non volevamo assolutamente che i nostri pazienti si sentissero
soli, ecco perché abbiamo pensato come questo progetto potesse
farli realmente sentire vicini al nostro continuo aiuto".
"Abbiamo attivato un percorso di 'parent training' da remoto
- prosegue Daniela Chieffo, psicologa e psicoterapeuta del
Servizio di psicologia ospedaliera, del Policlinico
universitario Agostino Gemelli Irccs, oltre che docente di
psicologia generale all'Università Cattolica- Ogni volta che si
incontrano le famiglie affrontiamo temi specifici. Con la
condivisione troviamo una buona sintonizzazione con loro. La
capacità di esprimere le proprie emozioni sta aiutando a
interpretare il vissuto del Covid". (ANSA).