(ANSA) - ROMA, 01 APR - A partire da oggi, primo aprile, il
contenuto di acidi grassi trans presenti nei prodotti
industriali confezionati dovrà essere inferiore al 2% della
quantità totale di grassi. Lo evidenziano, in una nota, l'Unità
di prevenzione e protezione del Cnrdi Roma e la Siprec (Società
italiana per la prevenzione cardiovascolare), in collaborazione
con altresocietà scientifiche, fondazioni e associazioni che si
occupano in Europa di prevenzione cardiovascolarenell'ambito
dell'European Heart Network (Ehn) di Bruxelles, partecipando a
call indette dalla Commissione Europea, hanno portato avanti una
battaglia in Europa ch eè durata anni, ma chealla fine è
riuscita a ottenere un'importante risultato: la
regolazione("Commission Regulation") del contenuto di acidi
grassi trans nei prodotti industriali che, dal primoaprile 2021,
dovrà essere inferiore al 2% della quantità totale di grassi
presente nel prodotto confezionato. Ciò, a detta dei
ricercatori, concorrerà a ridurre il rischio cardiovascolare in
Italia e in Europa, come ben dimostrato da esperienze in altri
Paesi europei e non. La Danimarca, che già nel 2004 ha
attuatouna politica di riduzione del contenuto di acidi grassi
trans nei prodotti industriali, ha ridotto le morti
cardiovascolari del 3,2%, dato migliore rispetto agli altri
Paesi europei. Il comune di New York City ha imposto ai
ristoranti di sostituire gli acidi grassi trans con grassi più
salutari: anche qui, si è registrata una riduzione della
mortalità cardiovascolare del 4,5% negli anni successivi a tale
provvedimento restrittivo. Ben venga, quindi, questa netta
limitazione nell'uso degli acidi grassi trans nei prodotti
confezionati, anche se l'obiettivo del Cnr e della Siprec è più
ambizioso e in linea con il piano "Replace" dell'Organizzazione
mondiale della sanità, che punta ad eliminare completamente
l'impiego degli acidi grassi trans nei prodotti industriali
entro il 2023. (ANSA).