Il virus Sars-CoV-2 si riproduce in
maniera differenziata nelle alte e nelle basse vie respiratorie.
È quanto emerge da una ricerca condotta dal laboratorio di
Virologia dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive
"Lazzaro Spallanzani", diretto da Maria Rosaria Capobianchi, in
collaborazione con il laboratorio di virologia del Policlinico
San Matteo di Pavia, diretto da Fausto Baldanti, e con
l'Università degli Studi di Pavia. La ricerca, appena pubblicata
sulla rivista Microorganisms, apre nuove prospettive di ricerca
per la comprensione della patogenesi di Covid-19.
Lo studio è stato condotto su sei pazienti ricoverati in
terapia intensiva, per i quali sono stati analizzati tredici
campioni delle basse e delle alte vie respiratorie, effettuando
il sequenziamento genomico dei virus in essi contenuti alla
ricerca delle cosiddette 'quasispecie', le varianti minoritarie
(inferiori al 50%) del virus all'interno dello stesso campione.
I risultati hanno evidenziato che per ciascuno dei pazienti
osservati il SARS-CoV-2 mostrava eterogeneità genetica nelle
secrezioni respiratorie del tratto respiratorio superiore
rispetto a quello inferiore, nonché nei modelli di replicazione
delle quasispecie, come era stato già riscontrato in precedenza
per i virus Sars e Mers. L'ambiente nel quale il virus si
replica potrebbe quindi influenzare lo sviluppo di eventuali
mutazioni. "I risultati di questo studio - spiega un comunicato
dello Spallanzani - costituiscono un importante punto di
partenza per l'analisi dei modelli che questo virus utilizza per
replicarsi all'interno dell'ospite umano, e indicano la
necessità di proseguire il monitoraggio del virus attraverso i
sequenziamenti genomici, attraverso i quali si può ottenere una
migliore comprensione delle interazioni tra ospite e patogeno e
modulare in questo modo la progettazione di farmaci e vaccini".
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