A Remanzacco, un progetto del
servizio sanitario regionale ha messo a disposizione di ragazzi
diversamente abili finora assistiti dalle famiglie un alloggio
assieme agli educatori, per avviarli verso l'autonomia
possibile, favorendone il recupero alla vita sociale con
l'obiettivo di renderli il più possibile indipendenti. Il
progetto è stato illustrato alla presenza del vicegovernatore e
assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, presente la giunta
comunale al completo, il quale si è soffermato sulle esperienze
di eccellenza che costellano le attività socio-assistenziali sul
territorio del Friuli Venezia Giulia.
Regione, nella quale il servizio socio-sanitario e le attività
rivolte specialmente alle persone più fragili sono ancor più
efficaci grazie all'apporto delle associazioni, del
volontariato, ma anche delle famiglie dei soggetti interessati.
Questo, grazie alla generosità che anima le nostre genti, ma
anche a esperienze fondanti maturate sul territorio, e sostenute
e stimolate dai Comuni.
Anche in questo settore, la collaborazione e sinergia tra la
Regione e gli enti sul territorio è essenziale per poter
prestare con la massima efficacia a tutti i cittadini le cure e
l'assistenza alle quali hanno diritto.
L'esperienza di Remanzacco conferma l'efficacia delle scelte
della Regione di potenziare i servizi sul territorio. Perché,
finora, mentre le strutture sanitarie presentano punte di
eccellenza e la risposta data in occasione dell'emergenza da
pandemia ne è stata una palese dimostrazione, l'attenzione del
sistema sanitario si è concentrata molto sulle strutture
ospedaliere. Ora è necessario rinforzare l'integrazione
sociosanitaria oltre all'assistenza ai malati dopo la
dismissione dalle strutture di cura.
Per ottimizzare il sistema della salute nel Friuli Venezia
Giulia occorre comunque puntare ancor di più sulle persone,
sulle professionalità che si sono rafforzate con le esperienze
personali e a diretto contatto con i soggetti da seguire e le
loro famiglie.
Come avviene ed è avvenuto, è stato detto, in quell'esperienza
già chiamata 'Modello Remanzacco', che persone diversamente
abili stanno vivendo da protagonisti di un percorso di recupero
della personalità e dell'autonomia, in atto a Borgo Magretti.
Progetto, è stato precisato nel concludere, che si è sviluppato
e cresce con il coordinamento dell'Azienda sanitaria e la
collaborazione del volontariato di settore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA