(ANSA) - AOSTA, 17 NOV - "Con tutta probabilità almeno fino
al 27 novembre resteremo in zona rossa. Se stessimo due
settimane con un Rt inferiore all'1,5, allora passeremo in zona
arancione, ma non è che cambia molto". Il presidente della
Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, dichiara che "la situazione
sta lentamente migliorando" ma avvisa che "ora non si deve
abbassare la guardia". D'altronde i numeri lasciano poco spazio
alle interpretazioni: nelle ultime 24 ore ci sono stati 154
nuovi casi positivi al coronavirus e 4 decessi, a fronte di 253
guariti. I contagiati attuali sono 2.163, i ricoverati sono 169
di cui 17 in terapia intensiva. "In ambito sanitario il sistema
sta reggendo l'onda urto della seconda ondata, dando anche
migliori servizi sul territorio" ha detto l'assessore regionale
alla Sanità, Roberto Barmasse, annunciando la chiusura del
reparto Covid 6 dell'ospedale Parini.
Tra i contagiati ci sono 63 operatori sanitari (35 infermieri,
13 Oss, sette medici, un Ots, cinque tecnici e due
ostetriche/assistenti sanitarie) e 127 operatori scolastici (tra
cui 56 docenti e 60 studenti). Proprio alla scuola è rivolta la
campagna di screening che scatterà il 21 novembre: test per
2.469 operatori della scuola valdostana, tra cui 2.272 docenti e
197 insegnanti di sostegno. "Si tratta di tamponi rapidi - ha
spiegato l'assessore regionale all'istruzione, Luciano Caveri -
su base volontaria. Si era partiti dall'idea di chiudere la
scuola, le autorità sanitarie ci hanno evidenziato la non
opportunità del provvedimento".
Sul fronte economico dalla rilevazione congiunturale di Banca di
Italia emerge che l'occupazione in Valle d'Aosta ha risentito di
più che in altre regioni dell'emergenza sanitaria: nel primo
semestre del 2020 c'è stato un calo di quasi il 3% (2,9) contro
una media nazionale di -1,7% e del Nord Ovest di 1,5%. Una
flessione che dipende "dalla rilevanza che nella regione hanno i
settori del commercio e turismo che hanno subito il peso
maggiore della pandemia". La Fiom Cgil, infine, esprime "forte
preoccupazione per i settori dell'industria e dell'artigianato"
e preannuncia "un autunno caldo dal punto di vista del calo
produttivo per le aziende più grandi". (ANSA).