Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid; L'Italia verso l'arancione le Regioni premono perché il bollettino cambi

Covid; L'Italia verso l'arancione le Regioni premono perché il bollettino cambi

Calabria-Piemonte potrebbero cambiare già da lunedì. Altre 10 sono a rischio

ROMA, 14 gennaio 2022, 10:03

Redazione ANSA

ANSACheck

Persone in attesa di ricevere il vaccino anti-Covid alla Mostra d 'Oltremare a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Persone in attesa di ricevere il vaccino anti-Covid alla Mostra d 'Oltremare a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Persone in attesa di ricevere il vaccino anti-Covid alla Mostra d 'Oltremare a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo aver tentato, senza successo, di rinviare l'apertura delle scuole, ora il pressing delle Regioni si sposta sul bollettino che registra i positivi e sulla necessità di rivedere i parametri di classificazione dei ricoveri ospedalieri. Il motivo è semplice: i governatori hanno paura di finire in arancione, fascia in cui aumentano le restrizioni soprattutto per i no vax - non possono uscire dal comune di residenza se non per lavoro, salute e urgenza - e nella quale si entra con l'occupazione delle terapie intensive al 20% e quella dei reparti Covid al 30%.

Il rischio per molte regioni è concreto e già nelle prossime ore tre regioni, Calabria, Piemonte e Sicilia, potrebbero cambiare fascia. Lo conferma la mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in cui l'Italia è tutta in rosso scuro e lo conferma l'analisi del Gimbe.

L'enorme quantità di casi - 1,2 milioni in 7 giorni - "incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali. E, di conseguenza, molte regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese". La cabina di regia si riunirà nelle prossime ore e solo dopo che i tecnici avranno analizzato i numeri il ministro della salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze. Stando ai dati dell'Agenas, già da lunedì potrebbero però passare in arancione la Calabria, che ha le intensive al 20% e i reparti ordinari al 38%, il Piemonte, rispettivamente 23% e 33%, e la Sicilia, che ha le rianimazioni al 20% e i reparti Covid al 33%. Ma se il trend non si inverte, le prossime settimane vedranno altre 10 regioni cambiare colore: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, provincia di Trento, Toscana e Veneto hanno sforato la soglia del 20% nelle intensive mentre Liguria, Umbria Lombardia, e Valle d'Aosta sono già oltre il 30% dell'occupazione nei reparti Covid.

Per questo i presidenti di Regione stanno valutando la possibilità di inviare una lettera al ministero della Salute e all'Istituto superiore di sanità per chiedere di considerare casi Covid solo i sintomatici nel conteggio dei positivi ricoverati e di escludere chi ha anche altre patologie. Un'escamotage, dunque, che consentirebbe di ridurre il numero dei presenti nei reparti Covid e nelle terapie intensive.

Anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa è per una modifica dei bollettini. "Comunicare ogni giorno il numero dei contagiati non so quanto può essere utile, dobbiamo pensare ai dati degli ospedali. Anche perché se l'obiettivo è arrivare ad una situazione endemica, potremo avere anche 500mila contagi al giorno, ma il problema non è questo, sono i ricoveri in terapia intensiva". Non tutti però sono d'accordo. "Non abbiamo bisogno di 'evitare' l'arancione o il gioco dei colori - sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani - Noi facciamo correttamente il nostro lavoro e quindi qualsiasi finalità è la finalità della salute pubblica".

A palazzo Chigi, intanto, si sta lavorando al Dpcm che dovrà definire, in vista del 20 gennaio, quali sono le attività e i servizi ai quali si potrà accedere anche senza green pass, come previsto dal decreto del 7 gennaio, quelle "necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona" si legge nel testo. Sarà sicuramente possibile fare la spesa al supermercato, andare in farmacia, in ospedale, dal medico di base, dal veterinario. E ancora, andare a denunciare un reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori, per andare in tribunale a testimoniare. Il dibattito nel governo su questo fronte però è ancora aperto: la bozza messa a punto dal ministero della Pubblica amministrazione prevederebbe un numero limitato di eccezioni guidate dal criterio dell'urgenza ma il ministero dello Sviluppo Economico starebbe spingendo per una lista più ampia che includa anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza