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Coronavirus, i mini organi mostrano come devasta l'organismo

Coronavirus, i mini organi mostrano come devasta l'organismo

Sono anche laboratori viventi per sperimentare farmaci

24 giugno 2020, 16:21

Redazione ANSA

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Organoide di cellule del fegato umani infettato con il virus sarsCoV2 (in rosso) (fonte: Bing Zhao) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Organoide di cellule del fegato umani infettato con il virus sarsCoV2 (in rosso) (fonte: Bing Zhao) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Organoide di cellule del fegato umani infettato con il virus sarsCoV2 (in rosso) (fonte: Bing Zhao) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal fegato ai polmoni, dai reni all'intestino, i mini organi coltivati in laboratorio indicano come il nuovo coronavirus danneggia l'organismo e possono anche aiutare a sperimentare nuove terapie contro l'infezione da SarsCov2. A fare il punto è la rivista Nature, che sul suo sito passa in rassegna le ricerche più recenti pubblicate su questo tema.

Questi organi in miniatura coltivati a partire dalle cellule staminali e chiamati organoidi In poche settimane assumono la forma e l'organizzazione degli organi veri e propri e possono sostituire con efficienza gli animali da laboratorio per studiare gli effetti del nuovo coronavirus sui tessuti umani, ha osservato Nuria Montserrat, dell'Istituto di Bioingegneria della Catalogna, a Barcellona.

Il gruppo giapponese di Kazuo Takayama, della Kyoto University, per esempio, ha sviluppato organoidi dei bronchi utilizzando quattro diversi tipi di cellule e, una volta contagiato il mini organi con il SarsCoV2, è emerso che l'infezione colpisce le cellule staminali che alimentano le cellule del tessuto bronchiale, ma non riusciva a entrare facilmente nelle cellule protettive.

I mini polmoni messi a punto nella Weill Cornell medicine di New York, dal gruppo di Shuibing Chen, hanno invece dimostrato che il virus riesce a uccidere alcune cellule per motivi che ancora non sono chiari e, soprattutto, induce la produzione delle proteine che scatenano la cosiddetta tempesta immunitaria.

Per capire come il virus si diffonde in molti organi il gruppo di Montserrat ne ha ricostruito le tappe in un articolo pubblicato sulla rivista Cell, dimostrando che le particelle virali penetrano nei vasi sanguigni e, una volta all'interno, circolano in tutto l'organismo trasportate dal sangue. In questo mofo il nuovo coronavirus può raggiungere molti organi, compresi i reni; altri studi su organoidi di fegato e intestino hanno mostrato che il virus può infettare e uccidere le cellule che producono la bile e quelle che rivestono l'intestino.

Gli organoidi hanno infine aiutato a osservare i possibili effetti contro l'infezione di SarsCoV2 di ben 1.200 farmaci approvati per altre malattie, scoprendo che l'imatinib, usato per il cancro, soffoca il virus negli organoidi dei polmoni.

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