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Scoperta l’origine di uno dei più antichi meteoriti marziani

Scoperta l’origine di uno dei più antichi meteoriti marziani

Risale e 4,5 miliardi di anni fa

14 luglio 2022, 13:43

Redazione ANSA

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Un frammento del meteorite. Fonte:Nasa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un frammento del meteorite. Fonte:Nasa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un frammento del meteorite. Fonte:Nasa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un supercomputer ha identificato il luogo di origine di uno dei più antichi meteoriti marziani, una roccia formatasi sul pianeta rosso circa 4,5 miliardi di anni fa che venne espulsa nello spazio da un violento impatto avvenuto circa 10 milioni di anni fa e che poi arrivò sulla Terra. A ricostruirne su Nature Communications l’incredibile storia è stato un gruppo di ricercatori internazionale guidato da Anthony Lagain dell’università australiana Curtin. 

Tutto ha origine nel 2011 con il ritrovamento nel Sahara occidentale di un meteorite identificato con il codice NWA 7034 ma più noto con il nome Black Beauty, un frammento di 300 grammi di cosiddetta breccia basaltica proveniente da Marte e risalente a ben 4,5 miliardi di anni (il secondo meteorite più antico mai scoperto). Per cercare di comprendere l’origine di questo frammento i ricercatori hanno sviluppato un complesso software che ha messo a confronto le caratteristiche della roccia con migliaia di immagini ad alta definizione di circa 90 milioni di crateri da impatto marziani per cercare eventuali caratteristiche comuni. I dati hanno così permesso di risalire al luogo di origine della roccia: il cratere di 40 chilometri di diametro denominato Khujirt che si trova nell'emisfero meridionale di Marte prodotto dall’impatto con un altro meteorite risalente a 1,5 miliardi di anni fa. L’impatto eliminò gli strati superficiali portando alla luce una formazione rocciosa antichissima risalente alle prime fasi di formazione del pianeta.           

Un secondo impatto avvenuto tra 5 e 10 milioni di anni fa produsse un nuovo cratere e una serie di frammenti che sfuggirono al campo gravitazionale del pianeta, tra cui NWA 7034 che infine concluse il suo vagabondare colpendo il nostro pianeta. Il frammento è importantissimo per ricostruire le prime fasi di formazione del pianeta rosso e può offrire preziose informazioni anche per la storia del nostro pianeta di cui non esistono campioni di roccia così antiche a causa dell’attività tettonica. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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