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I Neanderthal erano carnivori, lo rivela lo smalto dei denti

I Neanderthal erano carnivori, lo rivela lo smalto dei denti

Grazie a una tecnica che studia lo zinco, usata per la prima volta

24 ottobre 2022, 11:59

Redazione ANSA

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l molare proveniente dal sito di Gabasa, in Spagna, utilizzato per lo studio. (Fonte: Lourdes Montes) - RIPRODUZIONE RISERVATA

l molare proveniente dal sito di Gabasa, in Spagna, utilizzato per lo studio. (Fonte: Lourdes Montes) - RIPRODUZIONE RISERVATA
l molare proveniente dal sito di Gabasa, in Spagna, utilizzato per lo studio. (Fonte: Lourdes Montes) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I Neanderthal erano probabilmente carnivori: lo svela una nuova tecnica, utilizzata per la prima volta, che ha studiato lo zinco presente nello smalto di un dente proveniente dal sito di Gabasa in Spagna. L’analisi è stata fatta da ricercatori guidati dal Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), che hanno pubblicato i risultati sulla rivista dell’Accademia nazionale americana delle scienze (Pnas). Lo studio getta nuova luce sul dibattito intorno alla dieta dei Neanderthal, alimentato da evidenze di diverso tipo che mostrano diete vegetariane per alcuni individui e basate invece quasi esclusivamente sulla carne per altri.
Per determinare la posizione all’interno della catena alimentare, generalmente vengono analizzati gli isotopi dell’azoto (atomi che differiscono solo per il numero di neutroni presenti nel nucleo), che si trovano nel collagene delle ossa. Tuttavia, questo metodo spesso può essere utilizzato solo in ambienti temperati e soltanto raramente su campioni più vecchi di 50mila anni. Nel caso del molare rinvenuto nel sito spagnolo, queste condizioni non erano soddisfatte, perciò i ricercatori, guidati da Klevia Jaouen, hanno deciso per la prima volta di analizzare gli isotopi dello zinco al posto di quelli dell’azoto.
I risultati indicano che l’individuo Neanderthal vissuto in quella zona era probabilmente carnivoro, mangiava anche il midollo presente nelle ossa delle sue prede ed era stato svezzato prima dei due anni di età. Inoltre, le analisi mostrano che probabilmente morì nello stesso luogo in cui aveva vissuto da bambino. Per confermare le conclusioni, la nuova tecnica dovrà ora essere testata anche in altri siti, come quello di Payre in Francia dove sono in corso nuove ricerche.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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