Promuovere un programma di finanziamento di progetti di ricerca pluriennali per i singoli ricercatori, valutati con un sistema che si ispira a quello utilizzato dall'European Research Council (Erc): è iScience, il modello proposto da 80 ricercatori italiani, che operano nel campo delle scienze della vita, in un appello al Governo, pubblicato sul sito scienzainrete. L'idea prospettata riguarda la possibilità di utilizzare parte dei fondi disponibili con il prossimo Pnrr per attivare un programma di finanziamento di progetti guidati da un singolo responsabile dello studio.
"È sorprendente - scrivono i primi firmatari dell'appello, Andrea Ballabio, Stefano Piccolo, Irene Bozzoni, Alberto Bardelli e Roberto Di Lauro - che in Italia non esista uno schema di finanziamento per singoli ricercatori, mentre è prassi consolidata nella maggior parte dei paesi avanzati". Il programma, chiamato 'Italian Individual Grant Program' (chiamato iScience, che sta per 'individual Science'), propone finanziamenti individuali a lungo termine (triennale) per ricerche innovative e di alta qualità, nessuna priorità tematica (ogni campo della ricerca è ammesso), e come unico criterio di selezione l'eccellenza scientifica del progetto e del ricercatore responsabile dello studio. Accanto a questo, dicono i ricercatori, è necessario rivedere il sistema italiano di valutazione tra pari (peer-review), "che al momento presenta notevoli limiti, non garantendo il finanziamento della ricerca migliore e più competitiva, sia per l'assenza di una organizzazione adeguata, che per una scarsa qualità del processo di revisione scientifica".
Si propongono due schemi di finanziamento: per i ricercatori junior, con 2-10 anni di esperienza dopo il dottorato, un budget di 100.000 euro l'anno per tre anni, mentre per quelli con più di 10 anni di esperienza dopo il dottorato 150.000 euro l'anno per tre anni. I fondi da stanziare per attuare questo programma, finanziando 1000 progetti all'anno, sarebbero, a regime, 750 milioni di euro all'anno.
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