Il turista va fidelizzato, identificando la tipologia di vino con i territori - ha aggiunto il ministro -. L'enogastronomia italiana è un'eccellenza assoluta, è cultura e agricoltura, però non possiamo darla per scontata. Noi non abbiamo piano strategico dell'enogastronomia, mentre ce l'hanno anche Paesi come il Camerun e il Guatemala". Questa "è l'occasione di farlo, insieme ai ministri Franceschini e Patuanelli. Avere un piano strategico vuol dire organizzare quello che c'è, darsi degli obiettivi, misurarli, per mettere tutto a sistema e valorizzare tutto meglio". Questa "grande crisi è come la livella di Totò, ci ha messi tutti sullo stesso livello, ma ora dobbiamo correre veloce e con tutto quello che abbiamo in Italia possiamo correre velocissimo".
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