Un'alleanza strategica tra giovani agricoltori e innovatori per la trasformazione tecnologica e digitale degli ecosistemi dell'agritech e dell'agrifood. A siglare l'accordo sono le associazioni Anga (Confagricoltura) e Angi che avvieranno progetti congiunti nel campo dell'innovazione, con particolare attenzione alla promozione di nuove imprenditorialità, didattica per i giovani e supporto allo sviluppo economico e territoriale in Italia e nel mondo. In particolare, verranno promosse iniziative di formazione per imprese e startup agroalimentari, anche con un focus specifico sul Mezzogiorno, fornendo ai giovani innovatori nuovi strumenti per essere più competitivi sui mercati.
La propensione ad innovare, evidenziano le due organizzazioni, è propria degli under 35: dal 2016 al 2019, il 22% delle aziende agricole, secondo dati Nomisma, ha investito in strumenti per l'agricoltura 4.0 e la maggior parte sono imprese con un organico composto prevalentemente da millennials.
Dati positivi che però scontano le lacune infrastrutturali, con l'Italia che rispetto agli altri Stati europei si colloca al 20° posto per l'accesso a internet. "La collaborazione sarà importante anche in relazione al Progetto Sud 20-30 che prevede ingenti investimenti per il Mezzogiorno - dichiara il presidente dei Giovani Innovatori dell'Angi Gabriele Ferrieri - collaboreremo alla realizzazione di iniziative per favorire l'incontro tra imprenditori agricoli e operatori nazionali e internazionali che possono affiancarli nei processi di innovazione aziendale". Secondo il presidente dei Giovani di Confagricoltura Francesco Mastrandrea "il settore primario deve avvalersi della tecnologia e del digitale per essere più competitivo ma anche più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico".
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