"La transizione verde
dell'agricoltura italiana sta già avvenendo, grazie a una
dinamica spontanea che vede protagoniste le nostre imprese,
capaci di innescare una trasformazione dal basso. Gli ultimi
dati sull'agricoltura biologica certificano una crescita
straordinaria nel decennio 2010-2020, più 78,9% di superficie
agricola utilizzata (Sau) rispetto al 2010, per un totale di
circa 2 milioni di ettari a inizio 2020. Nel complesso, è
dedicata al biologico il 15% circa della superficie agricola
italiana". Lo afferma Andrea Michele Tiso, presidente nazionale
Confeuro. Tiso aggiunge che "la legge destinata a disciplinare
il settore del biologico sarà discussa alla Camera il prossimo
novembre, dopo aver passato l'esame del Senato ad agosto. Ci
auguriamo che le richieste del mondo produttivo agricolo siano
tradotte in norme concrete in Parlamento, affinché sia possibile
apporre il sigillo definitivo a un provvedimento atteso da oltre
10 anni". Il presidente Confeuro afferma inoltre che "non ci
sono solo note positive per la nostra agricoltura. C'è infatti
ancora molto da fare per abbattere l'utilizzo di fertilizzanti,
la cui distribuzione nell'ultimo decennio è diminuita solo
dell'1,3%, e dei fitosanitari, che hanno registrato un meno 6,5%
nello stesso arco temporale". Tiso rileva più in generale che il
dato sulle emissioni del settore agricolo, rimaste ferme agli
stessi livelli di dieci anni fa, merita un'analisi approfondita
per comprendere quali ulteriori strumenti possono essere messi
in campo per ridurre al minimo i gas a effetto serra". Conclude
sostenendo che "da molti considerato come poco realistico,
l'obiettivo di raggiungere il 25% della superficie agricola
europea coltivata a biologico entro il 2030 può concretizzarsi
grazie anche a Paesi come il nostro, che ha tutte le risorse
necessarie per fungere da apripista".
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