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Incendi, in piena siccità bruciati 9 mila ettari

Coldiretti, ogni rogo costa agli italiani oltre 10mila euro all'ettaro

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA - L'Italia brucia con oltre 9mila ettari andati in fumo negli ultimi sei mesi, più che raddoppiati nel 2022 rispetto alla media storica in un'estate segnata da una siccità che non si registrava da anni che sta devastando campi e colture costringendo al razionamento dell'acqua vasti territori.

È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti su dati Effis in riferimento alla grande ondata di calore sull'Italia con temperature fino 40 gradi portate dall'anticiclone Caronte che moltiplicano i roghi dalla Puglia alla Toscana, dal Lazio all'Emilia Romagna con l'allerta incendi proclamata da Sardegna e Sicilia. "Ogni rogo - sottolinea la Coldiretti - costa agli italiani oltre diecimila euro all'ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che - evidenzia la Coldiretti - in Italia sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno ma con riduzioni percentuali ancora più altre nelle regioni del Nord dove lungo il bacino del Po si produce 1/3 dell'agroalimentare Made in Italy. Siamo di fronte - continua Coldiretti - a una vera e propria emergenza nazionale per coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole".

"Accanto a misure per immediate per garantire l'approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico" afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "è evidente l'urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che raccogliamo solo l'11% dell'acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest'anno". (ANSA).

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