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Reati contraffazione lusso e alimentare salgono in Toscana

Pg Piras, e intorno prolifera il lavoro nero

Redazione ANSA FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 30 GEN - Finte borse griffate e olio extravergine d'oliva spacciato per "Toscano". Anche così schizza in alto il numero dei procedimenti per contraffazione di merci e prodotti alimentari passando da 295 nel 2020 a 350 nel 2022 in base alla relazione sull'attività del procure toscane presentata all'apertura dell'anno giudiziario. Il traffico di merci contraffatte ha assunto da tempo dimensioni notevolissime: i grossisti, seguendo un rodato sistema ricostruito dalle numerose indagini, muovono le fila del mercato illecito e realizzano guadagni assai ingenti, utilizzando centinaia di piccoli distributori, spesso nordafricani, per immettere sul mercato clandestino ogni genere di merce, dall'abbigliamento alle calzature, agli accessori, ai giocattoli, tutta merce con marchio falsificato fabbricata e/o importata clandestinamente.

"La contraffazione - ha ricordato la pg della Corte d'appello di Firenze, Luciana Piras - danneggia l'economia, sottraendo quote di commercio e rilevanti entrate fiscali. Attorno ad essa si sviluppa un complesso di attività illecite a cominciare dai fenomeni di sfruttamento del lavoro nero, anche minorile. E non è superfluo ricordare che è stata verificata l'esistenza di nessi tra il traffico di merci contraffatte e la criminalità organizzata, inevitabilmente attratta dai lucrosi profitti insiti in tale commercio".

In preoccupante crescita anche il fenomeno della contraffazione alimentare (la cosiddetta "agropirateria") che consiste sia nella produzione di alimenti non naturali che nella falsificazione del marchio o della indicazione di provenienza geografica. Olio, finocchiona e anche il vino prodotto negli Usa. "Da tali forme di contraffazione possono derivare potenziali rischi per la salute dei consumatori - è stato rilevato nella relazione dalla pg Luciana Piras - oltre che danni enormi al settore agroalimentare, strategico per l'economia del Paese, con corrispondenti grandi profitti delle aziende che operano nell'illegalità". (ANSA).

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