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Caporalato: Cisl, vinta vertenza operaio agricolo minacciato

Storia riportata come esempio a convegno di Pisa con La Pietra

Redazione ANSA PISA
(ANSA) - PISA, 03 FEB - La storia è quella di un operaio agricolo polacco che lavorava in un vivaio della provincia di Pisa sette giorni su sette, con un contratto sotto inquadrato e sotto pagato, finché non ha deciso di rivolgersi al sindacato per vedere riconosciuti i suoi diritti. Ma la risposta del datore di lavoro fu una minaccia di querela per furto se si fosse di nuovo rivolto al sindacato. La vicenda è emersa oggi a Pisa in un convegno sul caporalato promosso dalla Cisl e al quale ha partecipato anche il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra.

La vicenda dell'operaio polacco, però, ha raccontato Lara Azie della Fai/Cisl, si concluse positivamente perché "l'ufficio vertenze della Cisl di Pisa, sostenuto da un pool di legali, riuscì a far avere al lavoratore una compensazione per i torti subiti". Ma di storie come questa ce ne sono tante altre, anche in settori diversi come quelli del turismo, come ha sottolineato il segretario nazionale di Fisascat Cisl, Davide Guarini: "Il turismo è tra i settori maggiormente colpiti dalla piaga del lavoro irregolare. L'occupazione stagionale, tipica del settore, è la più esposta a fenomeni irregolari. In questo scenario il ruolo del sindacato è fondamentale per spezzare il trend di accettazione remissiva e garantire la tutela della dignità delle persone tramite l'adempimento di tutti i diritti riconosciuti dalla legge e dalla contrattazione collettiva, ma occorre anche un deciso intervento da parte dello Stato, con decise politiche di destagionalizzazione e il rafforzamento delle attività ispettive". (ANSA).

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