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Il Museo degli Oscar onora Pasolini e la Mangini

Il Museo degli Oscar onora Pasolini e la Mangini

Collaborarono negli anni '60, rassegne in dialogo simbolico

NEW YORK, 26 gennaio 2022, 19:17

di Alessandra Baldini

ANSACheck

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(ANSA) - NEW YORK, 26 GEN -Il Museo degli Oscar di los Angeles si gemella con Cinecitta' e rimette in dialogo Cecilia Mangini con Pier Paolo Pasolini che collaborarono in tanti progetti negli anni '60. Due rassegne di film paralleli saranno proiettate tra febbraio e marzo, tra questi "Ignoti alla Citta", il primo che la "signora del documentario italiano" scrisse e giro' nel 1958 con il regista di "Accattone" partendo dal romanzo "Ragazzi di Vita" sugli adolescenti delle borgate romane. Le due retrospettive, a un anno dalla morte di Cecilia un anno fa a Roma, coincidono anche con il primo centenario dalla nascita di Pasolini. Intitolata "Conoscenza carnale" la retrospettiva sul "poeta, filosofo e cineasta" italiano si terrà dal 17 febbraio al 12 marzo all'interno dell'edificio di Renzo Piano inaugurato in settembre. I documentari della Mangini saranno a presentati dal 5 al 20 marzo: "Filmati rarissimi", nota il museo:, fino a un anno fa erano praticamente impossibili da trovare. La rassegna su Pasolini, che arriva con l'avvertenza che "tutti i film", presentati in copie in 35 mm restaurate da Cinecittà e Cineteca Bologna, potrebbero ancora scioccare gli spettatori, inaugura un accordo finora unico che prevede la programmazione di rassegne, mostre e attività dedicate al cinema italiano per i prossimi cinque anni. Pasolini giro' per soltanto un decennio e il cartellone si articola in tre periodi: la reinvenzione del neorealismo ("Accattone", "Mamma Roma"); gli scabrosi ritratti della depravazione della società europea ("Teorema", "Porcile"); la scioccante Trilogia della vita, una celebrazione dei piaceri primari del sesso ambientata nell'antichità, e la sua antitesi, il tetro spettacolo-horror della Seconda Guerra Mondiale, con "Salò" che debutto' a Parigi nel novembre 1975, poche settimane prima dell'assassinio di Ostia. Per la Mangini, prima donna autrice di documentari nell'Italia del dopoguerra, "Ignoti alla Citta" sara' presentato assieme a "Stendali': Suonano Ancora" del 1960 di cui Pasolini scrisse il testo: girato a Martano, un paesino di lingua grika del Salento, e' l'unica testimonianza filmata del rito millennario del pianto funebre destinato a scomparire nel volgere di pochi anni. Ci sara' poi "All'armi siam fascisti!", un lungometraggio girato con il marito Lino del Fra e il critico Lino Micciche: nel cast Giancarlo Sbragia e Nando Gazzolo. "Molti diventano cinici con l'eta', ma, ancora novantenne, Cecilia Mangini era interessata a prendere in mano una cinepresa (con l'aiuto di registi piu' giovani) e a continuare a esplorare, agitare, interrogare e creare", scrive il Museo degli Oscar: ed ecco dunque "Due Scatole dimenticate ("Le Vietnam sera libre") girato nel 2020 con Paolo Pisanelli e nato dalla scoperta di vecchie foto scattate durante quattro mesi passati nel Nord del Vietnam nel 1965 con il marito: "Immagini che fanno scattare ricordi perduti che hanno continuato a influenzare il suo presente".

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