Salvador Dalì e Dante: a loro è
dedicata la nuova mostra alle Pescherie della Rocca di Lugo
(Ravenna), che inaugurerà sabato 12 giugno. L'esposizione,
'Salvador Dalì. La Divina Commedia - 100 xilografie', riunisce
fino all'1 agosto un centinaio di opere che furono realizzate
dal pittore in occasione dei 700 anni dalla nascita del Sommo
Poeta. A Dalì fu infatti affidato dall'Istituto Poligrafico
dello Stato l'incarico di illustrare la più nota opera dantesca,
in vista di questa ricorrenza. Fonti d'inesauribile ispirazione
e di ambizione per illustratori e artisti di ogni epoca, le
allegorie e i simboli contenuti nella Divina Commedia
rappresentarono per il pittore catalano un'opportunità per
misurarsi con un altro gigante, vissuto certamente in un passato
lontano, ma cui era accomunato da una formidabile immaginazione
e dalla capacità di creare vere e proprie visioni.
Le prime 40 tavole, ad acquarello e penna, vennero presentate
nel 1954 in una grande mostra antologica a Palazzo Pallavicini
Rospigliosi, sul colle del Quirinale. A seguito di diverse
critiche e di un'interrogazione parlamentare di alcuni deputati,
contrari al fatto che fosse stato scelto un artista spagnolo e
non italiano per onorare il più grande scrittore del nostro
Paese, il governo rescisse il contratto. Dalì decise di
proseguire autonomamente con l'opera, terminando le cento tavole
nel 1959, e le pubblicò in Francia, esponendole con un notevole
successo al Musée Galliera. Fu deciso poi di trasporle in
xilografie, commissionando il compito a Raymond Jacquet e a Jean
Ricco, che impiegarono diversi anni nel lavoro di incisione di
ben 3.500 legni necessari per l'imprimitura progressiva dei 35
colori di ogni singola lastra.
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