Inaugura sabato al Museo Francesco
Baracca di Lugo la mostra 'Mille chilometri in un giorno - La
Coppa Baracca del 1921', esposizione dedicata alla prima
edizione della manifestazione svoltasi il 19 giugno 1921, terzo
anniversario della morte dell'aviatore lughese, all'aeroporto di
La Spreta a Ravenna. La mostra resterà aperta al pubblico fino
al 31 luglio.
Progettata inizialmente per il 1920 dal Club Sportivo
Romagnolo, la gara venne posticipata a causa del divieto di volo
imposto dal governo, finalizzato a contrastare l'esodo di piloti
verso Fiume. L'evento venne presentato come "la più grande
giornata aviatoria mondiale" e rappresentò uno dei più
importanti raid sportivi disputatosi dopo la fine della Grande
Guerra. L'itinerario di gara fu fin da subito caratterizzato da
un alto valore simbolico, toccando località come Trento,
Trieste, Gorizia, Nervesa della Battaglia, Pola e Fiume. Fra i
concorrenti iscritti spiccavano i nomi di alcuni ex compagni di
Baracca, oltre a piloti del calibro di Francesco Brach Papa e di
Armando Armani. Aerei ed equipaggi furono divisi in quattro
categorie in base alle caratteristiche del mezzo. Il pubblico
poté assistere alla cerimonia di intitolazione del campo di
aviazione della Spreta a Gastone Novelli, un altro membro della
91/a Squadriglia, morto in un incidente di volo a Padova nel
1919, e soprattutto visitare la mostra di cimeli appartenuti a
Francesco Baracca.
La gara fu caratterizzata da forte maltempo, tanto che dei 21
aerei che decollarono, ne atterrarono a Ravenna solo sei, e non
mancarono colpi di scena, anche tragici come l'incidente ad un
Caproni Ca.3 nei pressi di Mestre, dove morì un membro
dell'equipaggio. La giuria dichiarò vincitore il Saml di Pino
Bin ed Enzo Magliocco, che si aggiudicarono la preziosa coppa di
oro massiccio messa in palio da Paolina ed Enrico Baracca. La
manifestazione fu replicata per altre quattro edizioni, fino al
1925, ma progressivamente divenne esclusivo appannaggio delle
squadriglie militari.
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