Negli spazi appena restaurati
dell'ex chiesa di San Paolo e della Sala delle Monache, a
Modena, apre venerdì 18 giugno la mostra 'Natura vincit' di
Andrea Chiesi (Modena, 1966), noto per la sua ricerca sul
paesaggio contemporaneo, che lo ha portato a ritrarre in maniera
estremamente rigorosa, quasi meditativa, architetture
industriali e ambienti urbani. Il titolo della mostra, a
ingresso libero fino al 19 settembre, fa riferimento alla
potenziale rinascita dell'uomo attraverso un percorso in cui la
natura è per l'artista una guida costante e ispiratrice.
La prima sala, la Chiesa di San Paolo, denominata
dall'artista Eschatos ('luoghi ultimi'), presenta una serie di
dipinti ad olio che hanno per soggetto strutture connesse
all'archeologia industriale. In queste tele Chiesi documenta le
macerie lasciate dalla produzione industriale, dei
corpi-fabbrica sui quali le categorie di spazio e di tempo hanno
esercitato con violenza la propria azione. La seconda sala,
l'Oratorio affrescato, che qui prende il nome di Anastasis
('resurrezione'), è dedicata alla potenziale rinascita dello
spirito, con opere a inchiostro su carta di grande formato, che
caratterizzano la ricerca attuale dell'artista. I lavori
raccontano la riappropriazione da parte della natura del proprio
ambiente-paesaggio. Un'allusione anche al perenne rinnovamento
della pittura in un'era fortemente marcata dalla
digitalizzazione dei linguaggi artistici. Nello stesso
ambiente, nella sezione Insulae ('isole'), Chiesi mostra una
serie di disegni su carta e taccuini, nei quali costruisce una
narrazione in progress della città di Modena.
Gli spazi della Sala delle Monache e dell'ex chiesa,
all'interno del complesso San Paolo, aprono alla città dopo un
intervento del valore complessivo di un milione 270 mila euro,
con 770 mila euro di finanziamento regionale post sisma e il
resto da risorse del Comune, con il contributo della Fondazione
di Modena.
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