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Il senso del sacro di Sultan bin Fahad

Roma, installazioni dell' artista alla Rhinoceros di Alda Fendi

di Luciano Fioramonti ROMA

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - 'Mi piace pensare, tentare di astrarre e rappresentare il sentimento, le emozioni che ognuno di noi prova entrando in un luogo sacro, dove sia possibile esprimere le sensazioni e gli interrogativi del proprio vissuto''. L' artista saudita Sultan bin Fahad spiega così il senso delle sei installazioni site specific esposte dal 16 ottobre al 10 dicembre prossimo nelle sale di Rhinoceros, il luogo dell' arte di Alda Fendi progettato da Jean Nouvel nel cuore archeologico di Roma, tra il Campidoglio, il Palatino e il Circo Massimo. Per questa sua prima personale nella capitale dal titolo 'Frequency' , Fahad racconta con il filtro della creatività i suoi viaggi in due luoghi sacri: la Mekka e Medina.
    ''In verità - spiega - è lo spunto per un viaggio senza tempo e senza luogo in cui le persone si possono ritrovare unite dalla ricerca verso la radice del proprio essere e del proprio esistere. Il viaggio che racconto è il viaggio verso il luogo del cuore, il tempio dei sentimenti più profondi. Sei solo con te stesso, proprio nel momento in cui stai cercando la più grande sensazione di umanità e di appartenenza''. Si passa dal ''suono assordante del silenzio in cui le voci dell'umanità si addensano in un momento'' all' essenza di Frequency, ''il messaggio universale, la dimensione in cui possiamo incontrare sia noi stessi che il Divino''. L' artista ha ricostruito la ricerca e l' incontro con presenze che evocano il senso dell' infinito attraverso ambienti distinti che raccontano in sequenza l'intimità della storia di ognuno individuo: il rito, il segno, la voce, le mani, l'acqua, il suono bianco. ''La mia idea - spiega - è quella di essere in un luogo di culto dove l'individuo si relaziona con i propri sentimenti e con gli elementi dell'ambiente in cui si trova, come l' l'immersione in una dimensione personale e privata in cui l'essere umano si mette in rapporto con la trascendenza''. L' Art Hub lanciato nel 2018 da Alda Fendi si presta allo scopo in modo efficace con i suoi sei piani di spazi espositivi e con la terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato a 360 gradi della città. "Sono convinta - osserva Fendi - che Roma debba avere la capacità di rinnovarsi attingendo alla sua storia e al suo immenso patrimonio artistico, architettonico, culturale. Il futuro è la sperimentazione. Deve essere ispirato da ciò che è stato realizzato nel passato, da lì trarre la sua forza e il suo nutrimento". (ANSA).
   

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