Un ciclo di aperture straordinarie
per i siti archeologici più suggestivi della Soprintendenza
Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, un'occasione unica
per entrare in luoghi della cultura spesso non
accessibili al pubblico. Si parte il 17 e il 18 ottobre con il
Tempio di Minerva Medica, due giorni in cui si susseguiranno
visite
guidate a ingresso gratuito fino a esaurimento posti,
contingentate e con prenotazione obbligatoria, nel rispetto
delle misure anti-Covid.
Un monumento maestoso, sospeso tra i binari della ferrovia e la
linea del tram in via Giolitti, Minerva Medica è stato al centro
di importanti interventi di restauro e conservazione curati
dalla Soprintendenza e
le sue rovine costituiscono un unicum nel cuore del quartiere.
L'edificio, ribattezzato Tempio di Minerva Medica in epoca
medioevale, venne eretto nei primi decenni del IV secolo dopo
Cristo, e doveva far parte di un grande complesso architettonico
eretto in
corrispondenza degli Horti Pallantiani, nel settore orientale
dell'Esquilino. Si trattava probabilmente di un padiglione di
rappresentanza, sede di banchetti e ricevimenti, caratterizzato
da altissime pareti, e una
cupola di inconsueta grandezza, ben 25 metri di diametro,
eccezionale esempio delle slanciate architetture tardo
imperiali.
Le visite guidate saranno quattro e si svolgeranno a distanza di
un'ora dall'altra, per un massimo di 20 partecipanti per turno
per garantire la distanza di sicurezza. Sarà obbligatorio
l'utilizzo della mascherina e
saranno presenti termo-scanner all'ingresso per misurare la
temperatura.
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