Vuole raccontare due figure, un
papa rinascimentale visionario e uno dei maggiori scultori del
Novecento, apparentemente distanti ma con vari aspetti in comune
la mostra "Sisto V e Pericle Fazzini. Gloria e Memoria", nata da
un'idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi, con un illustre
comitato di studio, in corso fino al 30 giugno 2022, a Palazzo
Paradisi a Montalto delle Marche (Ascoli Piceno). Nascono
entrambi a Grottammare (Ascoli Piceno) - Sisto V (al secondo
Felice Peretti) nel 1521e Fazzini nel 1913 -, entrambi operano a
Roma, ma non abbandonano mai le loro radici e l'amore per la
terra natale e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto
delle Marche, sede principale della mostra, città d'origine
della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì "Patria
carissima", e per cui Fazzini realizzò una delle sue ultime
sculture, proprio dedicata al pontefice. La mostra fa parte del
programma delle Celebrazioni Sistine (1521-2021) e si è
inaugurata il 13 dicembre, data della nascita del 'papa tosto',
detto anche '"l'urbanista di dio" per l'impulso da lui dato alle
arti e alle opere pubbliche, a Roma e in altre città, compreso
Montalto, che ancora oggi porta i segni del suo operato e della
sua grandiosa visione. L'esposizione "Sisto V e Pericle Fazzini.
Gloria e Memoria" si apre idealmente con il Monumento a Sisto V
progettato da Fazzini tra il 1984 e il 1985 che ancora oggi
svetta nel borgo. "E' l'ultima opera marchigiana realizzata da
Fazzini - spiega Sgarbi -, di invenzione aerea, concepita da un
artista che ha voluto rappresentare l'anima del papa più che la
sua opera e quindi appartiene ad un momento e ad un'epoca,
parliamo del 1986, in cui la grande stagione di Fazzini era al
suo culmine". Una personalità, "collegata a importanti figure
dell'arte e della poesia del '900 come Ungaretti, a cui forse si
deve il ritratto più significativo del poeta, che sembra essere
dimenticata". Fazzini "trasforma la materia in qualcosa di vivo
e che arriva fino a noi, tanto da poter quasi sentire il rumore
del vento e l'odore del mare che pervade le sue opere" scrive
Daniela Tisi in catalogo. La mostra offre oltre cinquanta opere
di Fazzini tra sculture in bronzo e legno, studi, bozzetti,
disegni, incisioni, alcune delle quali verranno esposte a
rotazione nel corso dei mesi. Ognuna racconta e rappresenta il
dualismo tra spirito e materia sotteso in tutta la produzione
dello scultore, a cominciare dal Ragazzo con i gabbiani
(1940-1946), tutt'ora installato nella passeggiata marittima di
Grottammare, presente in mostra con un bozzetto in legno e
disegni preparatori, e ancora le figure femminili, la serie
delle Onde del 1968, e quelle opere intrise di "sensibilità
francescana" che raccontano la vita del Santo, fino ad arrivare
alla celebre Resurrezione della sala Nervi, in Vaticano, voluta
da papa Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II e
inaugurata nel 1977, di cui sono esposti una potente acquaforte
e studi preparatori. Non solo sculture, ma anche grafica, con
l'intensa stagione dei pastelli degli anni Settanta e Ottanta,
fino ad uno studio su carta e un bozzetto in bronzo inediti
relativi al Monumento a Sisto V. Appendice alla mostra una
sezione legata a Sisto V: monete, testoni, piastre, scudi,
baiocchi e medaglie coniate dalla zecca che Sisto V istituì a
Montalto durante il suo pontificato. E poi il più noto ritratto
del pontefice V, i medaglieri sistini, la Pianeta del Papa e il
sontuoso abito del Magistrato, perfettamente conservato e il
Reliquiario di Sisto V donato da lui stesso a Montalto, un
capolavoro di oreficeria con le in smalto en ronde bosse,
probabile lavoro di un orafo parigino attivo per la casa reale
tra fine XIV e inizio XV secolo. Oggetti provenienti da musei
chiusi a causa del sisma del 2016. Una ulteriore sezione è
allestita presso il Museo del Torrione della Battaglia di
Grottammare, paese natale di Sisto V e Fazzini, dove sono
esposti tre serie di disegni in tecnica mista colorata su carta
sul tema dei sette vizi capitali, realizzate dall'artista negli
anni '60. Infine, c'è un itinerario che permette di scoprire la
presenza di Sisto V tra le province di Ascoli Piceno e Fermo:
luoghi, opere e monumenti tra Grottammare, Montalto delle
Marche, Fermo e all'interno dei Musei sistini del Piceno.
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