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Sisto V e Fazzini, il papa e lo scultore a Montalto delle Marche

Sisto V e Fazzini, il papa e lo scultore a Montalto delle Marche

'Gloria e memoria' 50 opere dell'artista da riscoprire

ANCONA, 17 dicembre 2021, 10:34

Redazione ANSA

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Vuole raccontare due figure, un papa rinascimentale visionario e uno dei maggiori scultori del Novecento, apparentemente distanti ma con vari aspetti in comune la mostra "Sisto V e Pericle Fazzini. Gloria e Memoria", nata da un'idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi, con un illustre comitato di studio, in corso fino al 30 giugno 2022, a Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche (Ascoli Piceno). Nascono entrambi a Grottammare (Ascoli Piceno) - Sisto V (al secondo Felice Peretti) nel 1521e Fazzini nel 1913 -, entrambi operano a Roma, ma non abbandonano mai le loro radici e l'amore per la terra natale e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto delle Marche, sede principale della mostra, città d'origine della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì "Patria carissima", e per cui Fazzini realizzò una delle sue ultime sculture, proprio dedicata al pontefice. La mostra fa parte del programma delle Celebrazioni Sistine (1521-2021) e si è inaugurata il 13 dicembre, data della nascita del 'papa tosto', detto anche '"l'urbanista di dio" per l'impulso da lui dato alle arti e alle opere pubbliche, a Roma e in altre città, compreso Montalto, che ancora oggi porta i segni del suo operato e della sua grandiosa visione. L'esposizione "Sisto V e Pericle Fazzini.
    Gloria e Memoria" si apre idealmente con il Monumento a Sisto V progettato da Fazzini tra il 1984 e il 1985 che ancora oggi svetta nel borgo. "E' l'ultima opera marchigiana realizzata da Fazzini - spiega Sgarbi -, di invenzione aerea, concepita da un artista che ha voluto rappresentare l'anima del papa più che la sua opera e quindi appartiene ad un momento e ad un'epoca, parliamo del 1986, in cui la grande stagione di Fazzini era al suo culmine". Una personalità, "collegata a importanti figure dell'arte e della poesia del '900 come Ungaretti, a cui forse si deve il ritratto più significativo del poeta, che sembra essere dimenticata". Fazzini "trasforma la materia in qualcosa di vivo e che arriva fino a noi, tanto da poter quasi sentire il rumore del vento e l'odore del mare che pervade le sue opere" scrive Daniela Tisi in catalogo. La mostra offre oltre cinquanta opere di Fazzini tra sculture in bronzo e legno, studi, bozzetti, disegni, incisioni, alcune delle quali verranno esposte a rotazione nel corso dei mesi. Ognuna racconta e rappresenta il dualismo tra spirito e materia sotteso in tutta la produzione dello scultore, a cominciare dal Ragazzo con i gabbiani (1940-1946), tutt'ora installato nella passeggiata marittima di Grottammare, presente in mostra con un bozzetto in legno e disegni preparatori, e ancora le figure femminili, la serie delle Onde del 1968, e quelle opere intrise di "sensibilità francescana" che raccontano la vita del Santo, fino ad arrivare alla celebre Resurrezione della sala Nervi, in Vaticano, voluta da papa Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II e inaugurata nel 1977, di cui sono esposti una potente acquaforte e studi preparatori. Non solo sculture, ma anche grafica, con l'intensa stagione dei pastelli degli anni Settanta e Ottanta, fino ad uno studio su carta e un bozzetto in bronzo inediti relativi al Monumento a Sisto V. Appendice alla mostra una sezione legata a Sisto V: monete, testoni, piastre, scudi, baiocchi e medaglie coniate dalla zecca che Sisto V istituì a Montalto durante il suo pontificato. E poi il più noto ritratto del pontefice V, i medaglieri sistini, la Pianeta del Papa e il sontuoso abito del Magistrato, perfettamente conservato e il Reliquiario di Sisto V donato da lui stesso a Montalto, un capolavoro di oreficeria con le in smalto en ronde bosse, probabile lavoro di un orafo parigino attivo per la casa reale tra fine XIV e inizio XV secolo. Oggetti provenienti da musei chiusi a causa del sisma del 2016. Una ulteriore sezione è allestita presso il Museo del Torrione della Battaglia di Grottammare, paese natale di Sisto V e Fazzini, dove sono esposti tre serie di disegni in tecnica mista colorata su carta sul tema dei sette vizi capitali, realizzate dall'artista negli anni '60. Infine, c'è un itinerario che permette di scoprire la presenza di Sisto V tra le province di Ascoli Piceno e Fermo: luoghi, opere e monumenti tra Grottammare, Montalto delle Marche, Fermo e all'interno dei Musei sistini del Piceno.
   
   

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