Cinque cammini religiosi che
hanno già aperto una strada, da Santa Barbara a Santu Jacu,
passando per San Giorgio, Sant'Efisio e Nostra Signora di
Bonaria. Più altri tre in fase di riconoscimento: 100 Torri, La
via dei Santuari, Il Cammino dei martiri. E poi tante piccole
Assisi al centro dell'Isola. Un esempio su tutti Laconi, paese
natale di Sant'Ignazio. Si può fare turismo anche con la fede.
Per questo nasce un protocollo d'intesa tra Regione e Conferenza
episcopale sarda. "Una giornata storia - spiega l'assessore
regionale al Turismo Gianni Chessa - che apre un nuovo scenario.
Coinvolge 3.200 chilometri di percorsi e centinaia di sindaci
creando sistema. E raggiungendo quell'intento che vogliamo
perseguire da sempre: destagionalizzazione e valorizzazione
delle zone interne".
Nel documento sono compresi cammini, destinazioni di
pellegrinaggio, percorsi francescani, itinerari spirituali. "Non
si può fare turismo religioso senza le Diocesi - chiarisce il
presidente della Conferenza episcopale sarda e vescovo di
Nuoro, monsignor Antonello Mura - Se un camminatore arriva in
Sardegna può trovare un supporto di accompagnamento spirituale.
Lavoriamo quindi per la formazione: non basta aprire le chiese,
noi possiamo mettere a disposizione la nostra organizzazione".
Un progetto che parte da lontano. E che ora ha trovato la sua
stesura definitiva e le firme di Regione e Cei. Il protocollo
diventerà presto operativo con attività pratiche. Il primo
passaggio sarà quello di formare gli esperti che dovranno
accogliere gli ospiti. Non semplici guide turistiche, ma
accompagnator, precisano i promotori, che diano valore aggiunto
allo spirito dell'iniziativa. Il secondo passaggio sarà il
coinvolgimento delle Diocesi che dovranno coordinarsi con le
Fondazioni che già esistono e quelle che nasceranno. Sarà poi
formata una cabina di regia per coordinare il percorso del
progetto con Regione, Chiesa e Comuni. Nelle prossime settimane
si cercherà anche di organizzare incontri per l'animazione
territoriale delle tappe dei percorsi in modo da coinvolgere
tutta la popolazione.
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