di Ida Bini
Dolci colline ricoperte di ulivi
e vigneti, vallate che digradano verso il lago e sentieri che
costeggiano boschi di querce e di corbezzoli disegnano il
paesaggio di Panicale, borgo fuori dalle solite rotte turistiche
dell'Umbria, a una trentina di chilometri da Perugia e dal lago
Trasimeno. Ha un passato ricco di arte, di storia e di
tradizioni artigiane che merita di essere conosciuto,
passeggiando lentamente tra i suoi vicoli e le piazzette
medievali, entrando nelle chiese e visitando i suoi musei e il
suo piccolo e delizioso teatro. Il borgo sorge tra le colline
che guardano il lago e che nascondono ville, castelli e grappoli
di case antiche in un paesaggio silenzioso e ricco d'atmosfera.
In queste settimane che si colorano d'autunno la quiete e la
tranquillità di quest'angolo d'Umbria regalano passeggiate
rilassanti e soggiorni di benessere, a ritmo lento, a contatto
con la natura e alla scoperta del bello. D'altronde il nome
stesso del borgo Panicale sembra derivi dal greco Pan Kalon, che
significa "dove tutto è bello". E lo è davvero perché qui pare
che il tempo rallenti per permettere a tutti di cogliere la
bellezza delle sue case in pietra e dei vicoli che nascondono
scorci panoramici, come quelli ritratti dalle sapienti
pennellate del Perugino. E che si ritrovano nel famoso affresco
del 1505, il "Martirio di san Sebastiano", conservato nel
piccolo e prezioso Oratorio del borgo assieme ad altre opere
d'arte tra cui la tela di un giovanissimo Raffaello.
Il modo migliore per visitare Panicale è di farsi accompagnare
da Annalisa o Sara dell'infopoint di piazza Umberto I: due volte
al giorno le guide organizzano visite tra le bellezze del borgo.
Si parte dal teatro Caporali che porta il nome del poeta Cesare,
nato a Panicale nel 1531, e che è considerato uno dei più
piccoli d'Italia ma con una storia affascinante e con
un'interessante programmazione. Le visite proseguono nella
chiesa sconsacrata di sant'Agostino, del XVI secolo, che oggi
ospita il museo del tulle e del ricamo. Grazie alla meticolosa
opera di Anita Belleschi Grifoni, fondatrice della scuola "Ars
Panicalensis", sono state raccolte le opere delle ricamatrici
locali dal Seicento al Novecento: vesti per il battesimo, porta
enfant di tulle in seta ricamato, veli da sposa, stole, tovaglie
e centritavola. Alcuni esemplari riflettono la collaborazione
con letterati e artisti dei movimenti d'avanguardia del primo
Novecento, fortemente voluta da Anita Belleschi. Un'altra tappa
è la chiesa della Madonna della Sbarra del XVII secolo, adornata
con materiali poveri, come il legno, e da un affresco
cinquecentesco della Vergine con Bambino, venerato dai fedeli.
Al piano superiore si trova il museo degli arredi e dei
paramenti sacri, allestito nelle ex celle dei religiosi. Infine
c'è il castello di Panicale, eretto nel XV secolo, che fa parte
dell'associazione "Dimore storiche italiane".
La bellezza del borgo passa anche dalla cucina e dalle sue
ricette tradizionali: i prodotti locali vengono esaltati nei
menu dei ristoranti del borgo e negli agriturismo dei dintorni.
Nella piazzetta del centro storico ci sono alcuni ottimi locali;
uno di questi è il ristorante Lillo Tatini: piccolo, d'atmosfera
e con un raffinato menu legato alla tradizione gastronomica
umbra. Fino alla fine di ottobre è possibile chiedere un tavolo
in pedana, in ottima posizione sulla piazza. Dal borgo si
possono seguire numerosi itinerari enogastronomici e percorsi
naturalistici: la zona del Trasimeno è attraversata, infatti,
dalla Strada dei sapori, dell'olio dop e del vino.
Per completare la visita legata al benessere e alla natura, a
pochi chilometri dal centro di Panicale si trova Tavernelle,
zona molto amata in passato dalle famiglie nobili locali che vi
costruivano le proprie ville di campagna. Una di queste, immersa
in 80 ettari tra ulivi secolari e vigneti verso le alture di
Colle san Paolo, è il Relais Villa Monte Solare
(villamontesolare.com), una dimora aristocratica del 1780 oggi
trasformata in un relais di charme diffuso, con un elegante
centro benessere panoramico. All'interno dell'hotel, che fa
parte del gruppo LDC Hotels and Resorts, si possono ancora
ammirare i salotti e gli arredi d'epoca: i caminetti in marmo, i
pavimenti in cotto del Settecento, le decorazioni murali e,
nell'antica Limonaia, una vasca in stile etrusco. Il raffinato
hotel, 27 camere una diversa dall'altra distribuite nella grande
tenuta, è una magnifica oasi immersa nella natura umbra tra gli
ulivi e le vigne, un luogo ideale dove rilassarsi in totale
tranquillità, anche nella spa con vista sulle colline e con
trattamenti wellness ispirati alla saggezza etrusca, che si
basava sulle proprietà terapeutiche dell'acqua e usava il vino
aromatizzato con miele e spezie come elisir di bellezza.
Completano la proprietà le 2 piscine esterne, la terrazza del
silenzio, il campo da tennis e il ristorante Dolium, con menu
della tradizione umbro-toscana, una fornita cantina e gli oli di
produzione propria. Nel Relais si può anche partecipare a
numerose attività all'aria aperta: yoga, passeggiate a cavallo,
escursioni in mountain bike, caccia al tartufo e percorsi
enogastronomici della Strada umbra dell'olio e del vino. E'
proprio questo il momento ideale per concedersi passeggiate nel
foliage e regalarsi una pausa rigenerante e di benessere.
Non è difficile, dunque, capire perché in tanti si siano
innamorati di questa parte dell'Umbria, così poco turistica
eppure così ricca di fascino e di magia. Oltre a Panicale ci
sono Paciano e Monte Petriolo, borghi di grande interesse
storico-artistico, e Città della Pieve, famosa anche come set
cinematografico e televisivo. Ecco perché in piazzetta a
Panicale e lungo i sentieri per il lago è facile scorgere volti
noti: il celebre cantante Ed Sheeran, che ha acquistato un
casolare per le vacanze a Paciano; il regista George Lucas,
proprietario di un'azienda vitivinicola a Passignano sul
Trasimeno, dove ha ristrutturato un vecchio monastero
trasformandolo in hotel. E, ancora, l'attore Colin Firth che a
Città della Pieve ha messo radici e ha aperto una fattoria con
vendita diretta dei prodotti. Nel borgo trascorrono le loro
vacanze anche la cantante Lady Gaga, gli attori Luca Argentero e
Filippo Timi e l'attrice Laura Chiatti, originaria di Villa di
Magione, dove trascorre le vacanze con il marito Marco Bocci.
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