L'albero di luce
all'interno del pozzo di San Patrizio e i palazzi della città
illuminati con giochi di colori in cui sono riprodotti gli
stemmi delle corporazioni delle arti e dei mestieri del corteo
storico del Corpus domini, accendono il Natale di Orvieto.
Il viaggio nell'atmosfera natalizia cittadina si snoda tra le
vie e le piazze della Rupe: una grande stella cometa brilla
davanti al duomo, ma è arrivando nel quartiere medievale che si
possono ammirare i presepi, dove il più famoso è quello nel
pozzo della Cava, un complesso sotterraneo di grotte ricche di
ritrovamenti etruschi, medievali e rinascimentali. Qui è Marco
Sciarra a dare vita, assieme alla sua famiglia, a una natività
che in oltre trent'anni di allestimenti è stata ammirata da
migliaia e migliaia di visitatori.
"Quello orvietano è un Natale ricco di tante iniziative, anche
culturali che lo rendono ancora più speciale e quest'anno
abbiamo il ritorno di Umbria jazz winter, dopo un anno di pausa
forzata dovuta all'emergenza Covid", racconta all'ANSA il
sindaco Roberta Tardani. "A proposito di Ujw che avrà inizio il
29 dicembre per concludersi il 2 gennaio - aggiunge il sindaco
- per questo Natale, oltre ad aver illuminato il pozzo di San
Patrizio e i palazzi della città, abbiamo anche acceso la Torre
del Moro proprio con il manifesto di Umbria jazz. Il tutto si
svolgerà nella massima sicurezza anti Covid. Siamo dentro la
quarta ondata pandemica, ma ormai siamo anche abituati a gestire
questa emergenza, intanto da qualche giorno ho deciso di
reintrodurre l'obbligo delle mascherine anche all'aperto".
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