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Le età dell'oro di Plessi illuminano San Marco

Le età dell'oro di Plessi illuminano San Marco

Installazione sulle finestre del Museo Correr, omaggio a Venezia

VENEZIA, 01 settembre 2020, 18:22

di Roberto Nardi

ANSACheck

Fabrizio Plessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Plessi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabrizio Plessi - RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA - Grondano oro le grandi finestre del Museo Correr, di fronte all'oro degli antichi mosaici della Basilica dei San Marco, a Venezia. Cascate virtuali con Led, ideate da Fabrizio Plessi, che racchiudono la scritta "Pax Tibi". Parole di pace, simbolico segno di uno sguardo rivolto al futuro dopo la pandemia da Covid-19, come sul Vangelo che che il leone veneziano tiene tra le zampe, "Pax Tibi, Marce, Evangelista meus".
    Plessi torna a San Marco, nell'anno del suo 80/o compleanno, con "L'età dell'oro", prima parte di una mostra che dovrebbe avere il suo seguito a Ca' Pesaro con opere storiche "rivisitate" alla luce anche del virus che sta toccando il mondo, a circa venti anni dall'installazione "Waterfire". Allora erano cascate di acqua e di fuoco, stavolta del metallo più prezioso, ma nella cifra comune di "un omaggio profondo e commosso alla sua città d'elezione e di vita".
    L'intervento, visibile fino al 15 novembre, specie con lo scendere della sera, era stato pensato con la Fondazione Musei Civici di Venezia ben prima del Covid e l'apertura, assieme alla mostra a Ca' Pesaro, era in programma per il 3 aprile, giorno del compleanno dell'artista. Cambiati i tempi, cambiato il progetto per l'esposizione museale, ma non le intime ragioni: "Sono arrivato a Venezia quando avevo 14 anni - dice Plessi -.
    Arrivavo dalle nebbie padane la città è diventata la mia grammatica, la sintassi del mio lavoro. Non è una città, è uno stato d'animo. In ogni momento ti dà una grande forza espressiva".
    E l'artista ha sempre voluto fare i conti con il passato, con il "classico", ma sempre in una chiave rivolta al domani, muovendosi con disinvoltura tra disegno e tecnologie più avanzate, l'uno e le altre usate come "strumenti" per il suo fare arte. Spinta vitale, visto che, dice, "la vecchiaia comincia quando i rimpianti sostituiscono i sogni e io continuo a sognare". Nei tre mesi di lockdown, nella grande casa veneziana, ha realizzato 140 progetti attorno al tema dell'oro.
    L'installazione a San Marco è anche un momento importante per la Fondazione Musei Civici che, in totale sicurezza, sta riaprendo le diverse sedi museali. La prossima settimana riapre Ca' Pesaro.

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