Il restauro di una mummia umana di
adulto, conservata nei depositi del museo dal 1994, sarà
visibile al pubblico dal 16 giugno al 3 settembre nella Sezione
Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna. La mummia
appartiene alla collezione di antichità egizie, greche, etrusche
e romane che Pelagio Palagi (Bologna, 1775-Torino, 1860),
poliedrica figura di architetto, pittore, scultore, ornatista e
collezionista, destinò per lascito testamentario al Comune di
Bologna.
L'intervento conservativo - affidato a Cinzia Oliva, fra i
massimi esperti nel restauro dei tessuti antichi e consulente di
importanti istituzioni museali - si svolgerà in tre tranche:
16-18 giugno, 12-16 luglio, 30 agosto-3 settembre. Durante gli
orari di apertura del museo e nel rispetto delle misure di
sicurezza anti Covid-19, i visitatori potranno osservare dal
vivo - nell'ambito del progetto 'Oltre le bende: storia di un
antico egiziano' - le operazioni necessarie al complesso
restauro tessile di una mummia egiziana dalla storia millenaria,
in parte ancora inedita.
Il trattamento conservativo è la premessa al trasferimento in
sicurezza della mummia, che il Museo Civico di Bologna ha
concesso in prestito ai Musei Civici di Mantova per una durata
di cinque anni, assieme a un gruppo di 11 bronzetti di divinità
egiziane. A distanza di 27 anni, la mummia tornerà visibile al
pubblico nella sede di Palazzo San Sebastiano a Mantova per
arricchire e integrare la Collezione Egiziana di Giuseppe
Acerbi, costituita dai reperti archeologici raccolti
dall'erudito e scienziato naturalista di Castelgoffredo
(1773-1846), durante il suo soggiorno in Egitto dal 1826 al 1834
quale Console Generale d'Austria.
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