Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Anziano morto nel pozzo, stamattina i funerali nel Reggiano

Anziano morto nel pozzo, stamattina i funerali nel Reggiano

Presente anche la vedova accusata del presunto omicidio

ROMA, 26 maggio 2022, 15:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sono svolti stamattina a Toano, nell'Appennino Reggiano, i funerali di Giuseppe Pedrazzini, il 77enne trovato morto nel pozzo dietro alla sua abitazione di Cerrè Marabino, l'11 maggio scorso e che secondo la Procura sarebbe stato ammazzato.
    Presente alle esequie anche la vedova Marta Ghilardini, indagata per il presunto omicidio e accusata assieme alla figlia Silvia e al genero Riccardo Guida (assenti) anche di soppressione di cadavere, sequestro di persona e truffa ai danni dello Stato per aver - secondo gli inquirenti - continuato a percepire la pensione della vittima anche dopo il decesso. I tre devono comunque comunque ottemperare all'obbligo di dimora con firma, misura restrittiva personale su decisione del giudice Dario De Luca che li ha scarcerati per mancanza di indizi di colpevolezza, quattro giorni dopo il fermo.
    "Non stiamo accusando nessuno - ha detto una nipote della vittima fuori dal cimitero, parlando a nome dei familiari - Ma non sappiamo cosa sia successo e meritiamo delle risposte. La morte di per sé è già drammatica, ma è ancor più straziante senza un perché. Meritiamo delle risposte. Ci auguriamo che loro (i tre indagati, ndr), non abbiano fatto nulla, ne saremmo felici e sollevati. Abbiamo fiducia nella magistratura".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza