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L'Eurocamera preme per un partenariato più forte Ue-Taiwan

Pechino avvisa Bruxelles, stop ad atti che violano sovranità

Redazione ANSA

BRUXELLES - Il Parlamento europeo chiede relazioni più strette con Taiwan, guidate dalla politica di "una sola Cina", lanciando allo stesso tempo un'allerta sulle continue tensioni attraverso lo stretto. Gli eurodeputati definiscono Taiwan un partner chiave dell'Ue e alleato democratico nell'Indo-Pacifico. Il testo adottato - con 580 voti a favore, 26 contrari e 66 astenuti - sottolinea l'urgente necessità di avviare una valutazione d'impatto per un accordo bilaterale di investimento. L'Eurocamera esprime grave preoccupazione per la continua belligeranza militare e le violazioni dello spazio aereo oltre alle campagne di disinformazione della Cina.

Il Parlamento europeo sottolinea l'importanza delle relazioni commerciali ed economiche tra l'Unione e l'isola anche su questioni relative al multilateralismo e all'Organizzazione mondiale del commercio, dalla tecnologia come il 5G, alla salute pubblica fino alla cooperazione essenziale su questioni critiche come le forniture dei semiconduttori. I deputati esortano inoltre l'Ue a fare di più per affrontare le tensioni con la Cina, per proteggere la democrazia di Taiwan e lo status dell'isola come importante partner. Infine si è proposto di cambiare il nome dell'Ufficio economico e commerciale europeo di Taiwan in "Ufficio dell'Unione europea di Taiwan" per riflettere l'ampia portata dei legami.

La Cina ha condannato la risoluzione non vincolante del Parlamento europeo che, approvata oggi, punta a rafforzare i legami con Taiwan e all'accordo sugli investimenti con l'isola, avvertendo di "non sottovalutare la determinazione" di Pechino nella difesa delle questioni legate alla propria sovranità. "La risoluzione adottata dal Parlamento Ue viola gravemente le norme fondamentali delle relazioni internazionali, il principio della 'Unica Cina' e gli impegni assunti da Bruxelles sulla questione di Taiwan: la natura e il suo impatto sono negativi", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin.

La Cina, ha aggiunto Wang sulla risoluzione, "la condanna e vi si oppone con forza". Il Parlamento europeo "dovrebbe interrompere immediatamente le parole e le azioni che danneggiano la sovranità e l'integrità territoriale della Cina e porre fine alle provocazioni e agli scontri", ha osservato poi il portavoce.

Strasburgo "non deve sottovalutare la determinazione e la forte capacità del popolo cinese di difendere la sua sovranità nazionale e la sua integrità territoriale", ha concluso Wang che nel suo commento durante il briefing quotidiano ha citato il rispetto del "principio della Unica Cina" che, nell'interpretazione di Pechino, prevede che Taiwan faccia parte del territorio cinese.

L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, nell'11esimo dialogo strategico bilaterale di fine settembre tenuto in videoconferenza, disse alla sua controparte, il ministro degli Esteri Wang Yi, che Bruxelles manteneva "la politica della Unica Cina", aggiungendo che l'Ue e i suoi Paesi membri "hanno interesse a sviluppare la cooperazione con Taiwan senza riconoscimento di Stato", in linea con le nuove strategie presentate sull'Indo-Pacifico.

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