"La visita di Mario Draghi a
Tripoli, nella sua prima missione internazionale, segna un punto
importante a favore del rinnovato dialogo con la Libia. Il nuovo
governo di unità nazionale guidato da Abdul DbeIbah sta cercando
di superare la fase più critica della contrapposizione interna
che ha portato a un lungo conflitto con conseguenze drammatiche
per la popolazione. L'Italia e l'Europa devono sostenere con
forza l'impegno del nuovo governo libico autentico
rappresentante di uno Stato che finalmente ritorni ad essere
unitario". Lo dichiara Giuliano Pisapia, relatore permanente per
la Libia per il Parlamento Ue. "Il cessate il fuoco deciso lo
scorso autunno, il nuovo governo e la decisione di fissare le
elezioni per il 24 dicembre dimostrano che la Libia sta facendo
importanti passi avanti. Da sola però non può riuscire a
completare il processo di stabilizzazione in corso, anche per la
presenza 'ingombrante' di paesi come Turchia e Russia che
puntano a espandere la loro sfera di influenza economica e
geopolitica", prosegue Pisapia.
"L'Italia ha scelto di sostenere il processo democratico, lo
stesso deve fare l'Europa dopo un lungo periodo in cui invece
gli interessi nazionali dei partner europei hanno di fatto
bloccato l'azione Ue in Libia. Si tratta di un percorso lungo e
certamente non semplice ma si tratta di una importante occasione
da non sprecare", prosegue l'eurodeputato.
"Per il nostro Paese, dare il proprio contributo ad un vero
cambiamento in Libia, sotto l'egida dell'Onu significa anche
affrontare la tragedia dei centri di detenzione libici e delle
fosse comuni in Libia più volte oggetto di denuncia da parte dei
media italiani e internazionali", conclude Pisapia.
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