Così in una nota Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo.
"In passato non c'è stato abbastanza coraggio nel sollevare con la veemenza necessaria alcune questioni incomprensibili come il ritiro dalla Convenzione di Istanbul o come le minacce di uscire dalla convenzione di Montreux che regola il traffico anche negli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, stigmatizzata anche da ex ammiragli della marina turca, arrestati in conseguenza della loro lettera di protesta - prosegue la nota -.
Dunque, assistiamo a una Turchia che, purtroppo, continua sulla stessa falsariga di quanto fatto in questi anni sul rispetto dello stato di diritto, la repressione interna e l'aggressività nelle relazioni estere, mentre l'Ue ha difficoltà a identificare una linea chiara e farsi portavoce in modo cristallino del mancato rispetto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo".
Castaldo annuncia che "insieme a circa 70 europarlamentari ho firmato una lettera che chiede una posizione più ferma dell'Unione europea. Pur comprendendo le ragioni della realpolitik e il tentativo di un dialogo credo che finché ci dimostreremo così esitanti e poco chiari sui nostri punti fondamentali, avremo sempre una Turchia capace di sfruttare le nostre debolezze e le nostre divisioni e che si ergerà sempre come soggetto aggressivo alla frontiera più come un partner con cui vincere le sfide globali",
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