Si sono svolti oggi, a
Castions di Strada (Udine), i funerali di Lorenzo Parelli, lo
studente di 18 anni morto durante lo stage aziendale in un
incidente sul lavoro.
Il corteo funebre è stato accolto e "scortato" dagli amici
della vittima, in sella alle loro motociclette e scooter, che
erano anche la grande passione di Lorenzo. Centinaia di persone
si sono date appuntamento fuori dalla chiesa del paese. Nei
pressi della parrocchiale c'erano tantissimi fiori bianchi e uno
striscione con la scritta "Ciao Pare".
"Ci affidiamo alle autorità quali cittadini fiduciosi nelle
leggi e nelle istituzioni della nostra Repubblica", hanno
scritto Dino, Maria Elena e Valentina Parelli, i genitori e la
sorella di Lorenzo, in una lettera aperta alla comunità e agli
organi di informazione locali. "La sicurezza e la salute, la
scuola e il lavoro richiedono adeguati strumenti di
accompagnamento e protezione, strumenti che forse, nella triste
perdita di Lorenzo, sono mancati - hanno aggiunto -. A breve le
autorità competenti accerteranno fatti ed eventuali
responsabilità".
L'alternanza scuola-lavoro, ha affermato uno degli amici di
Lorenzo, a margine della funzione, "è una cosa che serve e
servirà sempre. Riguardo la sicurezza, se ce n'è di più, ovvio,
è meglio, però nella nostra scuola si praticano tantissime ore,
tantissime ma tantissime ore a parlare della sicurezza dei
macchinari, sicurezza nel lavoro, quello che possiamo fare e
quello che non possiamo fare". Dal gruppo ristretto di amici è
poi arrivato uno stop a strumentalizzazioni: "Hanno usato il
nome di Lorenzo per pestarsi, anche tra di loro, è successo sia
a Roma, a Torino, anche a Udine, e a me - ha detto un amico -
anzi a noi, come gruppo più ristretto di Lorenzo, non ci è
piaciuto il fatto che hanno messo sui cartelloni la scritta
'Lorenzo' e non sanno neanche chi è, non lo hanno neanche
conosciuto. Invece noi dietro alla scritta Lorenzo Parelli
abbiamo dei sentimenti che proviamo verso di lui".
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