'Abitare il presente' è il tema
della decima edizione della Scuola di filosofia di Trieste di
quest'anno, articolata in 72 ore di attività nei weekend, a
settimane alterne, da gennaio ad aprile 2023, frequentabili
anche in remoto. Il filosofo Pier Aldo Rovatti, ideatore della
scuola e che ha scelto il titolo di questa edizione, ne ha
spiegato i due termini: un 'presente' "complicato" che deve
essere "abitato", termine che indica una via di mezzo
"possedere" e "sorvolarlo, in modo superficiale".
Il presente sarà esplorato da tre punti di vista, i
'cantieri' della scuola: parole, corpi, guerra. Ad analizzare i
tre filoni saranno lo stesso Rovatti e Mario Colucci, Ilaria
Papandrea e Francesco Stoppa.
La scuola, ha spiegato Rovatti, "non è una scuola in senso
tradizionale. Le lezioni sono proposte di pensiero e lavoro
critico con un diretto coinvolgimento dei corsisti", che possono
essere di tutte le età. A fianco dei 'cantieri' ci saranno dei
'laboratori': spazi di discussione aperta, condotti da esperti
di filosofia.
Tra i nomi di punta dei tanti ospiti che interverranno nella
scuola ci sono Massimo Recalcati e Vera Gheno. E' intenzione
degli organizzatori realizzare un fascicolo della rivista
aut-aut, come da tradizione, dedicato ai risultati emersi dai
lavori della scuola.
Le attività della scuola, che si terranno in presenza alla
Direzione del Dipartimento di salute mentale, sono state
presentate al caffè San Marco di Trieste.
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