Zuppi, non aspettiamo si muoia nel mare
'Quando si ama poco c'è sempre poco tempo e si rimanda'

(ANSA) - BOLOGNA, 31 MAR - "Quando si ama poco c'è sempre
tempo, si rimanda. L'amore, invece, non vuole aspettare, perché
vuole raggiungere l'amato. Non possiamo aspettare che qualcuno
muoia nei campi profughi o in mezzo al mare!". E' un passaggio
dell'omelia della messa di Pasqua celebrata dall'arcivescovo di
Bologna Matteo Zuppi, che ha esortato anche a "non accettare che
la solitudine spenga il soffio della vita di chi è abbandonato a
se stesso! Non possiamo diventare prudenti cristiani - ha detto
- amanti dei riti ma che non ascoltano e non annunciano la
resurrezione nella concretezza della vita vera".
"La nostra vita - ha aggiunto Zuppi - è piena di paure. Come
non averla quando si è deboli, quando si è confrontati con
l'enigma del male, ad esempio le minacce del terrorismo, della
guerra mondiale a pezzi che si sta combattendo in tante parti
del mondo? Come non avere paura nel vedere la cattiveria
dell'uomo? La paura è madre di tanti sentimenti cattivi. Ma come
liberarsene? Chi ascolta il Vangelo non avrà paura". (ANSA).
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