(ANSA) - MILANO, 12 OTT - Nel terzo trimestre 2022 gli ordini
raccolti dai costruttori italiani di macchine utensili e robot
segna un calo del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Sul risultato complessivo pesa la riduzione della
raccolta ordini sul mercato interno, in calo del 40%, mentre,
cresce ancora, la raccolta oltre confine (+3,2%). E' quanto
emerge dai dati elaborati dal Centro Studi Ucimu, resi noti in
occasione dell'inaugurazione a Fieramilano Rho di 33.Bi-Mu, la
manifestazione italiana dedicata all'industria costruttrice di
macchine utensili, robot, automazione, digital e additive
manufacturing e subfornitura.
"Sebbene questo rallentamento abbia certamente una componente
fisiologica, e sebbene il livello degli ordini resti alto, il
calo va comunque interpretato anche alla luce dei grandi fattori
di destabilizzazione che riguardano il contesto nel quale i
costruttori italiani si trovano a operare. Penso al rincaro
delle materie prime, alla difficoltà nel reperimento delle
componenti elettriche ed elettroniche, ma anche all'enorme
problema del costo dell'energia acuito dal conflitto tra Russia
e Ucraina", commenta la presidente di Ucimu-Sistemi per
Produrre, Barbara Colombo, che torna a chiedere al governo "un
piano straordinario di interventi a sostegno delle imprese".
L'associazione dei costruttori di macchine utensili, robot,
automazione e tecnologie ausiliarie chiede inoltre "un
provvedimento strutturale di incentivo alla sostituzione dei
macchinari obsoleti e di introduzione di tecnologie 4.0. Anche
perché queste tecnologie rispondono all'esigenza di riduzione
dei consumi di energia e di gestione ottimale delle risorse".
Sul fronte dell'internazionalizzazione, "riteniamo necessario il
potenziamento delle iniziative per la promozione del Made in
Italy oltreconfine messe in atto dal ministero degli Esteri e da
Ice-Agenzia che molto funzionano per le nostre aziende".
"Chiediamo poi - conclude la presidente di Ucimu - che il nuovo
governo continui a lavorare in Europa affinché l'Ue trovi una
linea comune che possa evitare che alcuni paesi paghino più di
altri per il conflitto tra Russia e Ucraina". (ANSA).