(ANSA) - MILANO, 02 NOV - L'automazione in agricoltura, che
spazia dai trattori fino all'intelligenza artificiale, può
svolgere un ruolo importante nel rendere la produzione
alimentare più efficiente e più rispettosa dell'ambiente,
contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
sostenibile. Tuttavia, se adottata in maniera dismogenea, può
approfondire le disuguaglianze, soprattutto se rimane
inaccessibile ai piccoli produttori e ad altri gruppi
emarginati, come i giovani e le donne e creare disoccupazione.
E' la fotografia scattata dall'Organizzazione delle Nazioni
Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) nel rapporto
sullo Stato dell'Alimentazione e dell'Agricoltura (Sofa) 2022,
presentato oggi. L'edizione di quest'anno indaga sui fattori
trainanti dell'automazione agricola e analizza business case per
l'adozione di tecnologie di automazione digitale in diversi
sistemi di produzione agricola in tutto il mondo, offrendo
raccomandazioni ai responsabili politici su come massimizzare i
benefici e ridurre al minimo i rischi. Nel complesso, spiega il
rapporto, l'automazione allevia la carenza di manodopera e può
rendere la produzione agricola più resiliente e produttiva,
migliorare la qualità dei prodotti, aumentare l'efficienza
nell'uso delle risorse, promuovere un'occupazione dignitosa e
migliorare la sostenibilità ambientale. La pubblicazione
suggerisce politiche per garantire che l'automazione agricola
sia inclusiva e contribuisca alla creazione di sistemi agricoli
sostenibili e resilienti. "La Fao crede veramente che senza il
progresso tecnologico e l'aumento della produttività, non ci sia
alcuna possibilità di far uscire centinaia di milioni di persone
dalla povertà, dalla fame, dall'insicurezza alimentare e dalla
malnutrizione", scrive il Direttore Generale della Fao Qu
Dongyu, introducendo il rapporto. "Ciò che conta è come il
processo di automazione viene eseguito nella pratica. Dobbiamo
garantire che l'automazione avvenga in modo inclusivo e promuova
la sostenibilità" (ANSA).