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Agenda digitale, 'chiamata' senza precedenti da 48 miliardi

PoliMi, Italia prima in Ue per obiettivi realizzati

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 31 GEN - Si apre una nuova fase nell'attuazione dell'agenda digitale dell'Italia. Il Pnrr mette a disposizione risorse "mai viste" per la digitalizzazione del Paese e della sua Pa: complessivamente 48 miliardi, il 37% di tutte le risorse europee per il digitale inserite nel Next Generation Eu. "Una grande disponibilità, finora ben gestita. L'Italia è infatti il Paese più avanti in Europa nella realizzazione degli interventi previsti nel Pnrr per la trasformazione digitale, avendo già completato il 17% di milestone e target dedicati (contro il 10% di Spagna e Francia e lo zero di 15 Paesi tra cui la Germania). E' quanto viene messo in evidenza dalla ricerca dell'Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. "Per l'Italia digitale, questa è la più importante chiamata della storia moderna: dobbiamo rispondere in modo rapido, compatto e ordinato - afferma Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation -. Ora è necessario tradurre in realtà le ambizioni del Pnrr, portando a termine nei tempi previsti gli interventi di digitalizzazione e accelerando sugli ambiti più critici, come lo sviluppo di competenze digitali". Il piano nazionale di ripresa e resilienza dedica al digitale un'intera missione da 40 miliardi di euro, a cui si sommano le iniziative di digitalizzazione presenti nelle altre sei missioni, per un totale di 48 miliardi. L'Italia destinerà alla trasformazione digitale molto più di altri paesi. Basti guardare la Spagna (20 miliardi), la Germania (13 miliardi) e la Francia (8). A metà dicembre, inoltre, 30 delle 173 milestone e target previsti per l'agenda digitale sono stati realizzati (pari al 17%). La pubblica amministrazione riveste un ruolo di primo piano nell'attuazione del Pnrr, con almeno il 60% delle risorse destinate a enti pubblici e tutte le risorse gestite e rendicontate da Pa. Per la trasformazione digitale dell'apparato pubblico gli obiettivi sono molto sfidanti: sono ben 13 le milestone e 27 i target da realizzare nel 2023, con intenti particolarmente rilevanti sul fronte del procurement, in cui si prevede la completa digitalizzazione di tutto il ciclo di vita dei contratti pubblici e target importanti sui tempi di aggiudicazione delle gare pubbliche, realizzazione e pagamenti (ANSA).
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