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Marina Viotti, in Alceste più vicini all'emozione pura

Marina Viotti, in Alceste più vicini all'emozione pura

Mezzosoprano debutta all' Opera di Roma il 4 ottobre con Gluck

ROMA, 02 ottobre 2022, 11:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Siamo più vicini all' emozione pura.
    Occorre semplicità nel canto. Si sente Mozart ma già tutto il Romanticismo che verrà dopo''. Il mezzosoprano Marina Viotti affronta con questo spirito Alceste di Christoph Willibald Gluck che la vedrà debuttare da protagonista il 4 ottobre all' Opera di Roma con la regia del danzatore e coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui e sul podio il maestro Gianluca Capuano. La giovane cantante, 36 anni, è nata in una famiglia di musicisti - il padre Marcello era direttore d'orchestra come il fratello Lorenzo - ha studiato filosofia e letteratura e prima di dedicarsi alla lirica era appassionata di jazz, heavy metal e gospel. Nel 2019 ha vinto l'International Opera Award come migliore giovane cantante dell'anno. ''Sono a Roma per la prima volta e debutto al con Alceste, un personaggio molto forte che ha deciso di salvare il marito sacrificando la sua vita. Ma anche lui non può accettarlo e vuole fare lo stesso. Vedendo il loro grande amore alla fine gli dei avranno pietà e decideranno di lasciarli vivere''. Alceste, su libretto di Ranieri de' Calzabigi, manca dal Teatro Costanzi dal 1967, e viene proposta per la prima volta nella versione in francese del 1776 dal regista Sidi Larbi Cherkaoui, che cura anche le coreografie, allievo di Anne Teresa De Keersmaeker, che cura anche le coreografie. La sua Alceste ha debuttato con successo nel 2019 alla Bayerische Staatsoper di Monaco, e arriva ora al debutto in Italia. Le scene sono di Henrik Ahr, i costumi di Jan-Jan van Essche, le luci di Michael Bauer. ''Ci sono molte cose speciali in quest'opera - dice il regista -. La prima è l'idea di sacrificare sé stessi per qualcun altro.
    L'altro elemento forte penso sia che l'eroe è un personaggio femminile. Non una donna in pericolo, ma colei che dà l'impulso fondamentale per risolvere un problema con cui nessuno osa confrontarsi. Poi c'è la bellezza della musica''.
    Gianluca Capuano, specialista del repertorio del Settecento, all' Opera di Roma ha già diretto Orfeo ed Euridice di Gluck nella stagione 2018/2019 e un concerto a La Nuvola nel 2020.
    Dopo la prima di martedì 4 ottobre, sono in programma quattro repliche e repliche il 7, 9,11 e 13 ottobre.
   

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