Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dogane: a Spezia sequestrati 330mila dispositivi medici

Dogane

Dogane: a Spezia sequestrati 330mila dispositivi medici

Prodotti in Cina ma con indicazione 'Hamburg Germany', 2 denunce

GENOVA, 27 ottobre 2021, 09:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre 330 mila dispositivi medici, pronti a essere immessi nel mercato o destinati a istituti sanitari pubblici, sono stati sequestrati in porto a La Spezia: è il bilancio dell'attività di servizio condotta dai funzionari dell'ufficio antifrode della dogana congiuntamente ai militari del gruppo della guardia di finanza, a seguito di un'ispezione di merce proveniente dalla Cina. Due persone, tra cui un imprenditore tedesco, sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
    I dispositivi medici di classe 2, in particolare cannule per flebo, stavano per essere immessi in commercio sul territorio italiano con la mendace indicazione del luogo di fabbricazione; le confezioni riportavano, in più parti e in modo palesemente ingannevole, le diciture Hamburg Germany (con chiaro richiamo alla omonima città tedesca) e nessun riferimento al reale luogo di produzione. La merce, infatti, era prodotta in Cina ma su ordine di una società tedesca con sede ad Amburgo, la quale a sua volta l'aveva ceduta a una società del bresciano, che ha espletato le formalità doganali quale destinataria finale della spedizione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza