Inizia con I 'Gentiluomini di Voet'
una nuova serie di mostre al Palazzo Reale di Genova,
concentrate su un numero contenuto di opere, come occasioni di
approfondimento per i visitatori. Un ciclo di esposizioni che va
sotto il nome di 'Dialoghi', per raccontare il ricco patrimonio
della dimora genovese grazie a focus specifici e preziosi per
non perdere la ricchezza e varietà delle collezioni. Nella
Galleria della Cappella di Palazzo Reale, dal 27 novembre
saranno esposti in particolare tre dipinti utili a far conoscere
al pubblico locale e non solo la personalità e le qualità del
pittore fiammingo Jacob Ferdinand Voet (Anversa, 1639 / Parigi,
1689), uno dei massimi specialisti della ritrattistica europea
del Grand Siècle, nell'età di Luigi XIV, sia per la grande
quantità di commissioni ottenute da parte della aristocrazia,
soprattutto italiana, per oltre trent'anni, sia per la capacità
di ideare, con successo, un modello celebrativo di grande
fascino pittorico. L'esposizione, curata dal direttore delle
collezioni, Luca Leoncini e organizzata in collaborazione con la
Galleria Spada di Roma, si propone di mettere a confronto, nello
specifico, una delle opere più importanti della quadreria della
dimora genovese, il Ritratto di Giovan Luca Durazzo, realizzato
dal pittore anversano, mentre il patrizio genovese era
ambasciatore per la Repubblica di Genova nella città dei papi
tra il 1667 e il 1670, con due tra le più tipiche e celebri
effigi virili di Voet del periodo romano, conservate nella
collezione della Galleria Spada: il Ritratto del barone Urbano
Rocci in abito da pellegrino e il Ritratto di Pompeo Rocci. La
mostra è in programma fino al 27 febbraio 2022.
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