"Al di là delle dichiarazioni di
impegno il progetto di digitalizzazione dei porti e del sistema
logistico italiano rischia di arenarsi al punto di partenza: ad
oggi non risulta speso neppure un euro delle risorse messe a
disposizione a questo fine dal Pnrr. Per costruire il futuro
sarebbe necessario definire una chiara visione di insieme e non
ripercorrere gli errori del passato". Il vicepresidente di
Federlogistica-Conftrasporto e responsabile del progetto
digitalizzazione, Davide Falteri, ha lanciato l'allarme in
occasione dello "Shipping Transport & intermodal forum" a
Rapallo. "Siamo preoccupati e chiediamo al ministero dei
Trasporti - afferma - un repentino cambio di passo per evitare
un nuovo fallimento dopo l'esperienza di Uirnet facendo
chiarezza sulle funzioni di Ram Rete Autostrade Mediterranee e
sui Port Community Systems (Pcs). Non è ancora chiaro quali
siano le priorità che si vogliono dare a supporto di imprese
che, a partire dalla cyber security, necessitano di supporto
concreto. I 250 milioni previsti dal Pnrr per l'implementazione
della piattaforma digitale logistica nazionale - dice Falteri -
rischiano di essere destinati dal Governo ad altre attività a
causa dei ritardi che si stanno accumulando. Andrebbero invece
spesi per un disegno di grande profilo, e non di micro
assistenza alle aziende". La situazione nei porti italiani è
ancora confusa, secondo Falteri, mentre la digitalizzazione è
"la chiave di volta per il rilancio".
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