Sono oltre 10 mila le richieste
di voucher taxi arrivate al Comune di Milano da quando, quasi
tre mesi fa, è stato lanciato il sistema che consente a diverse
categorie di cittadini di utilizzare l'auto pubblica a tariffe
agevolate. Considerato il successo di utilizzo e il protrarsi
dell'emergenza causata dall'epidemia il Comune ha deciso di
ampliare i criteri di accesso all'agevolazione.
Potranno chiedere il voucher taxi anziani i residenti a
Milano con più di 65 anni (non più 70), persone con il 65% di
disabilità (non più il 100%), donne che debbano spostarsi la
sera tra le ore 18 (non più le ore 21) e le 6 del mattino.
Inoltre possono chiedere l'agevolazione nuove categorie come i
minori residenti a Milano e i loro genitori, donne in
gravidanza, persone in terapia salvavita. Resta attivata
l'agevolazione anche per medici e infermieri in più, da oggi,
possono chiedere il voucher taxi anche farmacisti e tecnici
sanitari.
"L'obiettivo è ampliare e rendere più accessibili le
opportunità di trasporto pubblico sicuro a Milano per meglio
soddisfare la domanda, a partire dalle persone più in difficoltà
o che necessitano di maggiore attenzione e condizioni di
sicurezza", ha spiegato l'assessore alla Mobilità del Comune,
Marco Granelli, in una nota. Ad oggi sono stati spesi circa 106
mila euro per l'erogazione degli oltre 10 mila voucher. Di
questi circa 4.000 sono stati destinati a soggetti fragili
indicati dalla direzione Politiche sociali e 6.000 ad altri
soggetti così suddivisi: 63,7% anziani over 70; 21,3% donne in
orario tra le 21.00 e le 6.00; 13,3% disabili al 100% e medici o
infermieri 1,6%.
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