La Lombardia passerà in zona
arancione da lunedì dopo 28 giorni in zona rossa. Il ministro
della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che
permetterà la riapertura di tutti i negozi e il ritorno a scuola
dei ragazzi degli ultimi due anni delle medie e (al 50%) delle
superiori. Confermato invece solo asporto e delivery per bar e
ristoranti.
"Iniziamo quel graduale ritorno alla normalità che
comportamenti responsabili e vaccinazioni renderanno più vicino"
ha commentato il presidente della Regione Attilio Fontana
assicurando l'impegno per incrementare le vaccinazioni. E per un
ritorno alla normalità (e al lavoro soprattutto) hanno
manifestato gli ambulanti di prodotti non alimentari del mercato
di via Crema a Milano, mondando i loro banchi, pur senza vendere
la merce. La loro richiesta è di poter continuare a lavorare sia
in zona arancione che in zona rossa.
Un tassello di normalità saranno i treni 'covid tested' fra
Milano e Roma, resi possibili a partire dal 15 aprile da una
ordinanza di Regione Lombardia. Sui convogli potranno salire
solo persone con test negativo eseguito nelle ultime 48 ore o
direttamente in stazione.
Con 56.476 tamponi effettuati sono 3.289 i nuovi casi
positivi in Lombardia, con il tasso di positività in crescita al
5.8% (ieri 4.6%). Sono in calo invece i ricoverati sia in
terapia intensiva (-2, 828) sia soprattutto negli altri reparti
(-249, 6.252). I decessi sono 92 per un totale complessivo di
31.595 morti dall'inizio della pandemia.
Sul fronte giudiziario, Ranieri Guerra, direttore vicario
dell'Oms ed ex direttore generale della Prevenzione al Ministero
della Salute, è indagato dalla Procura di Bergamo per false
informazioni rese ai pm durante la sua audizione sul piano
pandemico che risale allo scorso 5 novembre. L'inchiesta
riguarda le gestione del Covid nella Bergamasca nel corso della
prima ondata di un anno fa.
A causa del lockdown e delle restrizioni, lo scorso anno sono
decisamente diminuiti i reati. Secondo i dati della questura a
Milano sono stati il 32% in meno. Inferiori del 45% i furti in
casa mentre unico dato in (pur lievissima) ascesa è quello
delle violenze sessuali, (+0,74%).
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